Mascherine e guanti per uscire di casa. Lo scenario dell’emergenza coronavirus, inimmaginabile fino poche settimane fa, ha cambiato le abitudini di buona parte dei baresi in risposta al decreto “Io resto a casa”. Da questa mattina, 10 marzo, è cresciuto esponenzialmente il numero dei cittadini che ha scelto di innalzare il livello di guardia per prevenire il contagio e limitare il rischio di diffusione del covid-19. “Sembra di stare in un film”, racconta un pendolare.
Nel capoluogo pugliese, dal centro alle periferie, è tangibile la risposta di chi è costretto ad uscire di casa per lavoro, motivi di salute o per fare la spesa. I punti maggiormente sensibili in cui si conta un’alta percentuale di mascherine è la stazione centrale, soprattutto nel tratto dei sottopassi. Stessa situazione anche nelle farmacie e mercati rionali. In contemporanea le attività commerciali hanno limitato, come accade dal primo marzo, il numero degli ingressi e aumentato la distanza di sicurezza con i clienti causando l’allungamento dei tempi e qualche fila sporadica all’esterno (foto in basso). Da segnalare, che a differenza di altre città metropolitane come Roma e Napoli, nel capoluogo pugliese non si è registrato l’assalto agli ipermercati.