La giustizia si ferma per il coronavirus fino al 31 maggio. Uno stop di due mesi e mezzo, il più lungo deciso finora dal governo. A mettere il sigillo è il decreto del ministro Alfonso Bonafede, che si sta definendo a Palazzo Chigi e che impone restrizioni a tribunali e procure in tutt’Italia.
“Il decreto legge, approvato dal Cdm, consentirà il rinvio delle udienze non urgenti” ha spiegato in una conferenza stampa il Guardasigilli Alfonso Bonafede. “Da oggi per due settimane ci sarà la sospensione feriale degli uffici giudiziari. Dal 23 marzo sarà possibile per i vertici degli uffici giudiziari rinviare le udienze non urgenti. Possibili anche le videoconferenze per le udienze”. Il ministro ha poi sottolineato che le misure valgono fino al 31 maggio ma se ci sarà un aumento dei contagi si tornerà lentamente alla normalità”.
“Mi preme ringraziare tutti gli addetti ai lavori con cui sono stato in contatto in questi giorni per prendere delle misure fondamentali, in particolare mi riferisco alla magistratura ma anche all’avvocatura. Permettetemi di ringraziare il Consiglio nazionale forense ma anche ad esempio cito l’unione delle camere penali” ha detto Bonafede. E’ un momento in cui, “in una situazione di emergenza, il mondo della giustizia deve essere compatto”, aggiunge.