“Invito tutte le famiglie a non mandare a scuola i loro figli a tutela della loro salute perché non siete obbligati a farlo”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, durante la conferenza stampa convocata per spiegare l’ordinanza adottata ieri dalla Regione per autorizzare scuole e università ad attivare la didattica a distanza, da casa, per arginare l’emergenza coronavirus.
“La Regione Puglia sta chiedendo da giorni al governo nazionale di sospendere l’attività didattica nelle scuole e università, la discussione è aperta. Abbiamo chiesto di avere un documento dall’Istituto superiore della sanità che escludesse le scuole e l’università come luogo di accelerazione di epidemia”. Ha proseguito. “L’andamento del contagio è velocissimo – ha proseguito Emiliano – viene incubato in pochi giorni e si trasmette in 4-5 giorni. Questo può creare focolai che sono difficili da gestire. Di qui la richiesta al governo di chiudere le scuole, il governo ha per ora negato questa possibilità. Il governo ha impugnato la decisione della Regione Marche di chiudere le scuole e il Tar ha dato ragione al governo. Quindi ho cercato di capire in che modo si potesse abbassare i rischi nelle nostre scuole. Abbiamo quindi inserito nell’ordinanza ciò che ritenevamo utile: abbiamo ritenuto che la questione della presenza a scuola non fosse più legata ad un numero di giorni obbligatori”.
“Ci sono molte incertezze da parte dei presidi e mi assumo la responsabilità, mi dispiace. Ma il diritto dei genitori con una epidemia in atto di non mandare i figli in un luogo più pericoloso rispetto alle proprie abitazioni è un diritto pre esistente che ho inserito nell’ordinanza per chiarezza. Tutte le famiglie – ha proseguito – che decideranno di non mandare i figli a scuola non potranno vedersi porsi qualsiasi motivo disciplinare in sede di scrutinio. Le assenze sono giustificate, quindi. Avete il diritto di salvaguardare la salute dei vostri figli, visto che io non posso farlo. Le assenze saranno giustificate con la mia ordinanza” Questa ordinanza tutela anche i docenti”.
“Nel nord della Puglia ci sono situazioni che abbiamo difficoltà a controllare” il contagio di coronavirus, ha ammesso Emiliano. “Ho chiesto al presidente del consiglio interventi intensivi nel Foggiano – ha proseguito – bisogna agire in fretta”. Emiliano ha spiegato che il timore di un focolaio è dovuto ad “un errore commesso nel rilasciare l’autorizzazione ai funerali di un 75enne prima che fosse noto l’esito del tampone svolto sull’uomo per verificare la presenza del virus”. Il 75enne era residente a San Marco in Lamis, gli esami hanno accertato l’infezione che, ora, potrebbe essere stata trasmessa in maniera incontrollata. “Abbiamo difficoltà a chiudere il cluster”, ha ammesso Emiliano.