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Sporcizia e degrado a Bari. I residenti: “Situazione insostenibile tra incivili e scarsa pulizia”

Pubblicato da: Francesca Emilio | Sab, 29 Febbraio 2020 - 14:00
Cicche sparse, escrementi di animali non raccolti, aiuole utilizzate come posaceneri o cestini dell’immondizia: sono le condizioni in cui riversano alcune strade di Bari. Si tratta, nello specifico, di alcune vie che partono dal cavalcavia che costeggia il sottopassaggio di via Quintino Sella, fino ad arrivare a via Principe Amedeo, ma non solo, anche parallele e traverse.
Le condizioni peggiori in quelle vie che partendo dal centro proseguono fino al quartiere Libertà. Via Principe Amedeo e via Dante ne sono l’esempio perfetto: dalla parte vicina al centro le strade risultano più pulite e ordinate, mentre, andando verso il Libertà, lo scenario cambia continuamente facendo spazio a degrado e sporcizia.
Marciapiedi rotti, immondizia nei tombini o per strada, rifiuti di vario genere tra cui carte, plastica e bottiglie di vetro. Ma non solo: man mano che ci si inoltra nelle vie più lontane dal centro è possibile notare, isolato dopo isolato, quanto l’asfalto o il marciapiede siano sporchi di liquidi quali urina, sia umana, sia animale, provocando un tanfo che spesso rende difficile il transito.
“Quando cammino per alcune strade corro sempre il rischio di inciampare nei marciapiedi rotti o negli escrementi degli animali, non solo cani, anche piccioni. I balconi grondano di loro feci che restano a terra per giorni, non si respira, bisogna attendere in una forte pioggia per sperare che vadano via perché nessuno fa niente ” – ha raccontato una donna. Il transito su molti marciapiedi infatti è difficoltoso: bisogna fare un vero e proprio slalom per non calpestare gli escrementi degli animali, tra questi, oltre a quelle dei cani, anche quelli, appunto, dei piccioni, che spesso ricoprono angoli grandi anche un metro circa. “Con il passeggino è una cosa impossibile, bisogna avere la patente per camminare sui marciapiedi – ha commentato una mamma  – certo, se chi ha il compito di tenere pulite le strade se ne prendesse cura meglio senza ricordarsi solo delle zone più in vista forse saremmo più motivati, ma, in assenza di questo, è nostro dovere almeno non sporcare e comportarci in maniera civile. Le strade sono sporche e puzzolenti, non è bello camminarci”.
Stando a quanto raccontano gli stessi cittadini, non si tratterebbe infatti solo di disinteresse delle autorità – che a loro parere però, specificano, dovrebbero effettuare almeno una volta al mese una pulizia più profonda delle strade ed essere più presenti– ma, ad aggravare la situazione,  il disinteresse da parte di alcuni cittadini, che usano le strade come pattumiere e posacenere.
In molti hanno spiegato che nelle zone periferiche, come nel quartiere Libertà, mancano sia le condizioni ottimali per poter mantenere più pulito – come i cestini – sia il buon esempio delle autorità che spesso preferiscono rivolgere il loro sguardo altrove. “Esistiamo anche noi, non solo quelli del centro” – ha commentato un signore  –  da via Ravanas in poi, verso il centro, diciamo che la situazione è accettabile, ma andando verso via Brigata le condizioni delle strade peggiorano. E’ vero, la colpa è anche nostra, ma sarebbe opportuna una pulizia più attenta da parte di chi di dovere, ci sentiamo spesso abbandonati, non siamo tutti incivili”.
In effetti, alcuni abitanti della zona hanno raccontato che la nettezza urbana, ogni mattina, passa per effettuare la pulizia delle strade, senza occuparsi però dei marciapiedi, di quelli, o almeno di una parte di essi, si occupano i commercianti. I gestori delle attività commerciali infatti, all’apertura e alla chiusura dei propri negozi o uffici, si preoccupano di pulire la zona di ingresso del proprio esercizio, occupandosi, di conseguenza, anche dei marciapiedi, ma non solo, diversi sono i cittadini che, quando possibile, fanno del proprio meglio per mantenere pulito il territorio. “Non dovrebbe essere solo compito nostro – ha commentato un ragazzo  – da entrambe le parti dovrebbe esserci collaborazione. Dovremmo prenderci cura delle strade così come ci prendiamo cura delle nostre case e dovrebbe farlo anche chi ne ha il compito per lavoro e si occupa della pulizia delle strade perché non è giusto e non è possibile vivere in questo stato di abbandono”.
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