Resta, per ora, confermata la Deejay ten, la manifestazione podistica promossa da Linus in tutta Italia e che l’8 marzo farà tappa a Bari. Un appuntamento molto atteso ogni anno ma che questa volta si trova al centro delle polemiche. Così come accaduto per la visita di Papa Francesco, da più parti si stanno alzando le richieste di annullare l’evento, a causa del rischio contagio da coronavirus. C’è chi sta attendendo per iscriversi, chi affronterà l’appuntamento come ogni anno e chi invece sta pensando di restare in casa. L’attesa è tra le 10 mila e le 15mila persone che affronteranno la corsa in corso Vittorio Emanuele e sul lungomare.
“È vero, la vita deve andare avanti, ma la vita è fatta di priorità – si legge in un post di un cittadino sulla bacheca Facebook del sindaco Antonio Decaro – E allora priorità a scuole, ospedali, servizi essenziali. Una corsa podistica non lo è. E quindicimila persone provenienti da tutta Italia accalcate in una sola piazza mi sembrano una ragione sufficientemente valida per applicare il sacrosanto principio di precauzione. Il sindaco di Bari Antonio Decaro, quale autorità sanitaria locale, ha il dovere di adottare ogni provvedimento idoneo a tutelare la salute pubblica dei cittadini baresi e quindi rinviare una manifestazione, con tutta evidenza inopportuna e non indispensabile, a data da destinarsi”.