Sono atterrati ieri a Tirana i due cittadini albanesi rimasti gravemente feriti durante il terremoto che lo scorso 26 novembre ha scosso l’Albania e che sono stati curati, per circa tre mesi, nel Policlinico di Bari. Albert Cara, 55 anni, venditore ambulante di Tirana e Marlin Skodra, 30 anni, pizzaiolo di Durazzo, erano stati soccorsi dopo essere rimasti a lungo sepolti sotto le macerie delle proprie case e trasportati con urgenza a Bari, tramite un ponte aereo.
Gravissime erano apparse, fin dall’arrivo nel capoluogo pugliese, le loro condizioni di salute: il primo, che nel sisma di magnitudo 6.4 ha perso l’intera famiglia, è stato a lungo ospitato nel reparto di Rianimazione ed è stato sottoposto a dialisi e ad un intervento di neurochirurgia. L’uomo è stato sorvegliato ventiquattro ore al giorno e assistito dagli psicologi per la gestione della sindrome da stress post traumatico. Per il pizzaiolo 30enne, invece, giunto al Policlinico di Bari in coma e con diverse fratture, è stato necessario un intervento chirurgico otorino e un percorso di cure con un logopedista. I due cittadini albanesi sono rientrati a Tirana accompagnati dal direttore del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore, dal professor Pietro Fiore, direttore dell’Unità spinale unipolare del Policlinico di Bari, e dal professor Salvatore Grasso, direttore dell’Unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione 2 del Policlinico di Bari. Con loro anche il console generale di Albania a Bari, Adrian Haskaj. Ad accoglierli in aeroporto, la ministra della Salute albanese, Ogerta Manastirliu. “I due pazienti erano arrivati in condizioni drammatiche, erano in pericolo di vita e ora stanno bene, siamo contenti di averli restituiti a una vita normale, qualcuno lo chiama miracolo, io dico che si è trattato dell’eccellente lavoro di un team multidisciplinare di professionisti che si è dedicato con passione alle cure e al recupero dei due” ha dichiarato il direttore generale Giovanni Migliore.