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Bari, viaggio nei bus Amtab: vetture vecchie e sporche. Il cambiamento promesso è un miraggio

Pubblicato da: redazione | Ven, 21 Febbraio 2020 - 13:00

Porte rotte, vetture vecchie e spesso sporche, ritardi e assenza di sicurezza: sono solo alcuni dei disagi che vivono ogni giorno i cittadini che viaggiano con i mezzi di trasporto Amtab.

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Nonostante fervano i preparativi per l’arrivo di Papa Francesco con limitazioni al traffico e attivazione di nuove corse, la quotidianità dei pendolari baresi è sempre più precaria. A denunciarlo sono gli stessi cittadini stanchi delle condizioni in cui, dopo una giornata di studio o di lavoro, si ritrovano a dover viaggiare.

Il servizio municipale dei trasporti barese copre diverse zone del territorio, ad essere carente però è l’innovazione e la sicurezza. Sono poche infatti le vetture nuove, queste ultime inoltre riservate solo ad alcune corse. Per le linee che vanno verso la periferie – S.Spirito, Catino, San Pio, Palese, ma anche Stanic, San Girolamo e Libertà, invece i cittadini sono costretti a viaggiare sempre sulle stesse vetture spesso piccole, sporche e pericolanti.

Le porte di alcune di esse, per esempio, non si chiudono bene, non solo rendendo freddo il viaggio nei mesi invernali e contribuendo ad un forte impatto ambientale per quanto concerne l’inquinamento, ma anche facendo entrare pioggia e rendendo pericoloso il transito dei cittadini nel momento in cui scendono e salgono dalla vettura poiché, con ingranaggi ormai vecchi e macchinosi , “si rischia di restarci bloccati dentro” – ha commentato un uomo.

Ma non solo, a preoccupare i cittadini è la totale assenza di sicurezza, soprattutto nelle ore mattutine e serali, in cui, a detta degli stessi, soprattutto nelle ultime corse, nello specifico in quella delle 23, riverserebbero troppe persone rendendo spesso le vetture – vecchie e poco ammortizzate – troppo sovraccaricate, con il rischio di restare bloccati per strada.

“Spesso in alcune fasce orarie il pullman in cui viaggio è pieno, motivo per il quale ci si ritrova spesso in piedi a doversi mantenere con forza pur di non perdere l’equilibrio e rischiare di cadere – ha commentato una donna – non ci aiutano le ammortizzazioni rumorose e vecchie. Possibile che non ci siano pullman nuovi e che non pensino che alcune corse hanno bisogno di vetture più grandi? Certo i ritardi sono diminuiti, ma le informazioni non sono immediate e soprattutto, passano gli anni, ma i pullman sembrano ancora quelli di dieci quindici anni fa, ancora sporchi dello sporco di allora”.

Ma l’assenza di sicurezza non riguarda solo le condizioni delle vetture. A detta di alcuni passeggeri, ad aggravare la situazione ci sarebbe anche la totale mancanza di educazione da parte dei cittadini, soprattutto giovani, che “utilizzano le vetture come fosse casa loro”.  “Spesso ci sono ragazzini, ma non solo, che fumano all’interno delle vetture o urlano e hanno atteggiamenti di totale sufficienza che prendono di mira chi solo incrocia per sbaglio il proprio sguardo – ha commentato un uomo – non chiediamo l’intervento degli autisti, già spesso presi di mira, ma almeno che i controllori o forze dell’ordine siano presenti sulle corse considerate più pericolose nelle ore di punta, tra queste appunto il 19, il 3 o anche l’1 e il 4 nelle ore serali, ho paura di mandare mia figlia da sola sul pullman e non è giusto”.

  In effetti, il passaggio dei controllori è un evento raro, molto spesso questi ultimi salgono all’improvviso sulle corse, quando, stando alle denunce degli stessi cittadini, “sarebbe opportuno vigilassero costantemente i pullman non solo per pretendere il biglietto, ma anche per fare il loro lavoro, lavoro che fanno spesso solo sotto le feste quasi come per racimolare soldi”. Su alcune vetture inoltre non funzionano le macchine obliteratrici e, le nuove validatrici in fase di test del progetto Smart Mobility, montate sulle vetture più nuove, risultano ancora non operative, così come i tornelli che dovevano servire per obliterare il biglietto non appena saliti sul bus, anch’esse, mai entrate in funzione.

“Invece di andare avanti torniamo indietro, viene voglia di non pagare il servizio perché alla fine, dove vanno a finire quei soldi? Nelle altre città ci sono addirittura corse notturne che creano più posti di lavoro – ha commentato infine una signora – qui viaggiare è ogni volta un rischio soprattutto quando piove e quando si è soli la sera o addirittura quando uno dei pullman prende una buca, con il rischio di far volare tutti a terra! Basta che si preoccupano di far funzionare le cose quando ci sono gli eventi, per il resto dell’anno si dimenticano di noi”.

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