L’ex presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella (Pd), è stato rinviato a giudizio oggi dal gup di Matera, Angelo Onorati, nell’ambito di un’inchiesta sulla sanità lucana che lo portò ai domiciliari il 6 luglio 2018 e, nel gennaio 2019, alle dimissioni. Nell’inchiesta furono coinvolte 34 persone e due società. Il 6 luglio 2018 furono eseguite 30 misure cautelari, fra le quali 22 arresti (due in carcere e 20 ai domiciliari).
Il processo comincerà davanti al Tribunale di Matera il prossimo 22 aprile. Oltre a Pittella, sono stati rinviati a giudizio Pietro Quinto e Giovanni Chiarelli, all’epoca dei fatti commissari delle Asl di Matera e di Potenza, Giovanni Battista Bochicchio, Vito Montanaro ex dirigente della Asl Bari e attuale direttore del dipartimento Salute della Regione Puglia , Maria Benedetto, Maddalena Berardi, Anna Rita Di Taranto, Davide Falasca, Vito D’Alessandro, Graziantonio Lascaro, Cristoforo Di Cuia, Maria Evangelista Taccardi, Gianvito Amendola, Angela Capuano, Gennaro Larotonda, Rosanna Daniela Grieco, Gaetano Appio, Carmela Lascaro, Roberto Lascaro, Roberta Fiorentino, Claudio Lascaro.
Oggi davanti al gup due imputati hanno patteggiato (dieci mesi di reclusione ciascuno, con pena sospesa) e altri due sono stati assolti e per altri otto il giudice ha deciso il non luogo a procedere. L’inchiesta, denominata «suggello», portò alla luce un «avvilente quadro di totale condizionamento della sanità pubblica», in particolare per concorsi truccati e nomine pilotate, in cui Pittella era in dominus. (Ansa)