La Procura di Bari ha disposto l’autopsia sul corpo di Giulia Mininni, la 48enne barese deceduta l’8 febbraio dopo essere giunta al Policlinico di Bari in condizioni di arresto cardiorespiratorio dopo una settimana di malori, cominciati con mal di gola, per i quali – denunciano i famigliari – si sarebbe rivolta a diversi medici e chiamato l’ambulanza del 118 tre volte in pochi giorni.
Il fascicolo d’inchiesta è coordinato dalla pm Grazia Errede che giovedì pomeriggio, 20 febbraio, conferirà l’incarico per l’autopsia al medico legale Antonio Caruso. La famiglia della vittima, marito, figlio e fratelli, difesi dall’avvocato Emiliano D’Alessandro, nominerà come consulente di parte la dottoressa Domenica Laviola. L’indagine per omicidio colposo è al momento a carico di ignoti.
Stando alla denuncia dei parenti la donna, la settimana prima del decesso, si sarebbe rivolta al proprio medico di famiglia, alla guardia medica e, per tre volte, al 118. Proprio il responsabile del 118 nei giorni scorsi ha spiegato che durante i primi due interventi a domicilio dei soccorritori sono stati gli stessi famigliari a rifiutare il trasporto in ospedale. Durante il terzo intervento, invece, la paziente, ormai in arresto cardiaco, è stata condotta al pronto soccorso del Policlinico dove sono proseguite le manovre rianimatorie cominciate in ambulanza, ma è stato subito dopo dichiarato il decesso. Sarà ora l’esito della perizia medico-legale ad accertare eventuali responsabilità dei medici.