Nuovo capitolo su costa Ripagnola, detta anche “costa dei trulli”, l’area incontaminata a ridosso del mare con antichi trulli di contadini e distese di verde tra Cozze e Polignano. Dopo la raccolta firme, le proteste sui social, la conferenza di servizi con il governatore Michele Emiliano, si va verso lo sblocco la legge istitutiva del parco di Costa Ripagnola mentre il Comune di Polignano e la Regione Puglia hanno quasi raggiunto l’intesa sulle due lottizzazioni ricadenti nell’oasi naturale. Adesso l’iter burocratico passa all’esame delle commissioni regionali.
Quindi, è ormai certa la realizzazione di un grande parco a ridosso del mar Adriatico a circa 30 km da Bari, ma in contemporanea è stato confermato il salvataggio di due piani di lottizzazione turistica relativi alla costruzione di due alberghi. In osservanza della legge regionale “Dichiarazione di pubblica utilità” che consente di aggirare i vincoli paesaggistici e in cambio i privati dovranno costruire delle strutture accessibili ai cittadini, come ad esempio un parcheggio. Infatti la legge sul parco di costa Ripagnola non potrà essere retroattiva e i diritti acquisiti per le concessioni resteranno i mano ai costruttori.
Ancora da chiarire, invece, il futuro del resort dei Trulli al centro di un’indagine della Procura. L’area è interessata da un’ulteriore polemica lanciata dal gruppo di ambientalisti “I pastori della costa” che hanno effettuato un esposto sul presunto tombamento di una lama: “Questo – raccontano gli ambientalisti – comporta anche l’annullamento di tutte le autorizzazioni nel frattempo emesse”.
“La nostra paura – spiega Alessandro Rutigliano, portavoce dei pastori della costa – è che il parco sia depotenziato, le richieste del Comune di Polignano riguardano una riduzione della tutela per lottizzare in una parte del perimetro verde. Si è proceduto con molta velocità perché si voleva chiudere una partita elettorale ma non si è tenuto conto che si va verso autogol dell’amministrazione Emiliano”.