Gli italiani investono meno rispetto alla media di altri Paesi, hanno paura di entrare nei mercati azionari e l’impressione (errata) comune è che ormai le opportunità siano passate e non si è colta l’occasione. Ma le cose stanno davvero così?
Secondo Vittorio Ambrogi, Managing Director – Country Head per l’Italia e Responsabile Sud Europa e America Latina di Morgan Stanley Investment Management, la fase di spinta economica non è terminata, nonostante i rallentamenti negli ultimi due anni, e che in questo 2020 avremo una nuova fase di accelerazione economica globale. Per tale motivo Morgan Stanley ha iniziato a proporre i Pac – Piani di Accumulo del Capitale per far tornare gli investitori sul mercato.
Dal 27 Gennaio è partito un Roadshow che toccherà le città di Torino, Napoli, Milano, Roma e Padova. Obiettivo? Far conoscere i Piani di Accumulo del Capitale, la gestione attiva e far crescere l’esposizione azionaria degli investitori lungo tutta la Penisola. Ci crede molto, Morgan Stanley, in questo metodo applicato agli investimenti, per questo la campagna per i Pac copre tutta l’Italia e ha validità a partire da febbraio. Un momento in cui ci si potrà confrontare con i professionisti del settore, carpirne il potenziale e registrare risultati positivi.
Il Piano di Accumulo Capitale è una nuova soluzione di investimento, la quale per le sue caratteristiche può essere considerata come uno strumento adatto per gli investitori prudenti che vogliono entrare in confidenza con i mercati in modo graduale. Difatti, i risultati di una simulazione effettuata da Moneyfarm hanno evidenziato che è meglio prediligere i comparti a gestione attiva in quanto si sono già registrate delle buone performance negli ultimi anni sui mercati azionari. Inoltre, la gestione attiva volta al rendimento vale sia sugli investimenti azionari che sui titoli a interesse fisso.
Tra gli altri vantaggi offerti dai PAC annoveriamo anche gli sgravi fiscali, che possono dirottare quel denaro dallo Stato agli investimenti. Grazie agli stimoli fiscali, infatti, l’attenzione sarà rivolta più al rendimento che al rischio. È molto probabile che questo pacchetto di stimoli fiscali, varato dalle tre più importanti economie al mondo (Usa, Eurozona e Cina) e dal nostro Paese, possa tradursi in uno slancio positivo dell’economia globale e che questo faccia tornare l’appetito agli investitori. Una situazione rosea sulla carta che può dare nuova linfa al sistema economico.