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Apre a Bari il primo polo dell’infanzia: accoglierà bambini fino a sei anni

Pubblicato da: redazione | Sab, 15 Febbraio 2020 - 14:00

Inaugurato il primo polo dell’infanzia comunale realizzato nell’asilo Michele Sparanza, oggetto di lavori di ristrutturazione e adeguamento.

Accoglierà i bambini da tre mesi a sei anni, con all’interno l’asilo nido Japigia di via Viterbo, una sezione primavera e una scuola dell’infanzia. Saranno accolti circa 130 bambini in totale e le iscrizioni saranno aperte a partire dal prossimo marzo, secondo le procedure previste dalla Ripartizione Politiche educative del Comune di Bari.

Il polo è stato realizzato grazie alla ristrutturazione del vecchio plesso Michele Speranza, con un intervento messo a punto dagli uffici tecnici del Comune per un importo di 280.000 euro,  previsti dall’accordo quadro per la manutenzione delle scuole.

Nel corso dei lavori sono stati riconvertiti alcuni locali esistenti, in particolare quelli relativi alla ex casa del custode, che ospitano oggi la cucina per le sezioni del nido, sono stati ristrutturati alcuni bagni ed eseguite alcune modifiche impiantistiche. Quanto alla zona dedicata alla scuola materna, si è proceduto ad una rimodulazione e una ristrutturazione edile dei luoghi.

Ulteriori interventi hanno interessato la recinzione esterna del plesso, ormai obsoleta, che si affaccia su via Peucetia e l’eliminazione di una depressione utilizzata in passato come anfiteatro che, costituendo un pericolo per l’incolumità dei più piccoli, è stata colmata e poi rivestita in pavimentazione anti trauma per le attività ludiche dei bambini, che potranno svolgersi all’ombra dei pini decennali.

“Il nostro obiettivo è aprire strutture come questa in tutta la città. Luoghi dove di fatto sono accolte le famiglie per intero, genitori e figli – ha spiegato il sindaco Antonio Decaro -. Offrendo un polo integrato per l’infanzia infatti, il Comune intende lanciare alle famiglie un messaggio chiaro rispetto all’aiuto che vogliamo offrire per la conciliazione dei tempi vita lavoro. Penso alle famiglie che hanno due figli e che spesso sono costrette a lottare contro il tempo per spostarsi da un plesso all’altro, con non poche difficoltà, visto che si tratta di bambini davvero molto piccoli. Qui gli educatori accoglieranno i bambini dai primissimi mesi di vita fino ai sei anni, con la possibilità di offrire anche il servizio prolungato fino alle 18. Investire in infrastrutture per i più piccoli significa per noi investire in una comunità di cura, che si sostiene nei momenti forse più difficili nella vita di una famiglia, quando i bambini sono troppo piccoli e le difficoltà quotidiane sono più pressanti, creando una alleanza tra educatori e famiglie, famiglie con altre famiglie e il quartiere, che mi auguo vorrà prendersi cura di questo nuovo spazio rinato”.

“Oggi abbiamo voluto mostrare la nuova sede del Polo dell’infanzia ai futuri genitori che vorranno scegliere questa struttura come asilo o scuola per il proprio figlio nel prossimo settembre – spiega l’assessore Paola Romano -. È il primo Polo dell’infanzia ovvero un luogo per i bambini dai 3 mesi ai 6 anni sviluppato su un unico progetto educativo. Stiamo lavorando per replicare interventi di questo tipo anche in altre zone della città, i prossimi saranno a Carbonara e a Bari vecchia, perché siamo convinti che investire sull’infanzia sia il miglior investimento possibile. Questi servizi non sono solo servizi per le famiglie, ma producono anche posti di lavoro: nei precedenti 5 anni abbiamo dato un lavoro a 100 persone, più della metà dei quali a tempo indeterminato. Oggi presentiamo il nuovo concorso per gli educatori e le insegnanti che ci consentirà di sostituire il personale in pensione e sostenere le nuove strutture che contiamo di aprire.

“Il primo polo dell’infanzia è nel Municipio 1, proprio nel quartiere Japigia – ha commentato soddisfatto il presidente del Municipio Lorenzo Leonetti -. Una struttura all’avanguardia, che offre un servizio completo per le famiglie e per i piccoli alunni.

Questa mattina si è respirata aria di festa tra le mura di questo plesso, chiamato “Scuola Speranza”, perché i bambini davvero rappresentano la speranza di una comunità.  Faccio un appello ai cittadini attivi di questo Municipio chiedendo loro di aiutateci a pubblicizzare questa nuova realtà scolastica affinchè sia frequentata dai bambini come dalle famiglie”.

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