Si appartava con alcuni minorenni, anche sotto i 14 anni, e compiva in loro presenza atti o gesti sessuali, anche piuttosto invasivi. Con il padre di una delle vittime si è giustificato dicendo che si trattava di pure dimostrazioni nei confronti del minore circa le modalità con cui approcciarsi al genere femminile.
Un uomo di 69 anni, di Taviano, in provincia di Lecce, è stato arrestato dai carabinieri del reparto operativo del capoluogo salentino per violenza sessuale su minorenni. L’indagine è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce che ha chiesto e ottenuto dal gip del tribunale il provvedimento cautelare in carcere. A far partire l’inchiesta con la sua denuncia nella caserma dell’Arma la denuncia di un genitore. Il figlio gli aveva riferito di aver frequentato l’anziano nel casolare insieme ad alcuni suoi coetanei. Proprio lì il genitore avrebbe visto il presunto pedofilo compiere atti sessualmente espliciti: vistosi scoperto, l’anziano aveva tentato di giustificarsi.
L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica Stefania Mininni, nonostante la reticenza iniziale di alcuni minorenni, ha accertato che gli atti sessuali ai danni di diversi minorenni si erano ripetuti a partire dal mese di gennaio 2018 fino al mese di aprile del 2019 con il coinvolgimento di altri giovanissimi. I carabinieri ritengono di aver documentato anche la cessione di materiale pedopornografico da parte dell’uomo e di aver acquisito diversi elementi di riscontro delle dichiarazioni rilasciate dalle giovani vittime. Sono in corso ulteriori accertamenti per stabilire se nella rete dell’arrestato in passato siano finite altre vittime minorenni, anche in relazione ad altre tipologie di reato. L’uomo, rinchiuso in carcere, risponde per ora di violenza sessuale continuata e ripetuta ai danni di minorenni e di continuata realizzazione di materiale pedopornografico.