Roberto Menia, ex deputato di An, autore della legge che ha istituito il Giorno del Ricordo, che il 10 febbraio commemora i morti delle foibe e l’esodo degli istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre nel secondo dopoguerra, presenterà a Bari, mercoledì 12 febbraio alle 19, il suo libro «10 febbraio, dalle foibe all’esodo».
La presentazione si terrà alla Fondazione Tatarella, con l’intervento dell’autore, di Fabrizio Tatarella, Paolo Scagliarini e del giornalista Francesco De Palo. «Ormai – dichiara Menia – on c’è quasi più nessuno tra quelli che subirono 75 anni or sono la violenza cieca delle foibe, col loro carico di morti senza croce; e pochi ormai sono anche quelli che negli anni seguenti dettero vita ad un esodo biblico di 350.000 persone, che fu un plebiscito di italianità e libertà. Esuli che si sparsero in 117 campi profughi in Italia, da Trieste a Termini Imerese, da Altamura a Laterina, e finirono poi magari nelle lontane Americhe o nella ancor più lontana Australia.
»Convenienze politiche di ordine interno e internazionale indussero a cancellare dalla coscienza e dalla conoscenza degli italiani questa grande tragedia nazionale, che non poteva restare una sorta di memoria privata confinata lassù alla frontiera orientale e nelle nostre famiglie. Oggi, e questa giornata ne è la prova, l’Italia si riconcilia e riconosce nella sua compiutezza il valore della grande prova che i giuliani dalmati seppero offrire«, conclude l’ex deputato di An.