Hanno fatto ricorso al Tribunale del Riesame di Bari Marco e Gianluca Jacobini, padre e figlio rispettivamente ex presidente ed ex co-direttore generale della Banca Popolare di Bari, ed Elia Circelli, responsabile della Funzione Bilancio dell’istituto di credito barese.
I tre sono agli arresti domiciliari dal 31 gennaio scorso nell’ambito dell’indagine della Procura di Bari sull’ultimo decennio di gestione della banca, finita sull’orlo del crac con un buco di circa 2 miliardi di euro e commissariata dalla Barca d’Italia il 13 dicembre scorso. Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di falso in bilancio, falso in prospetto e ostacolo alla vigilanza. Negli interrogatori di garanzia, il 4 febbraio scorso, i due Jacobini si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, mentre Circelli ha reso interrogatorio dinanzi al gip, respingendo le accuse ma senza chiedere la revoca della misura cautelare. Lo hanno fatto ora tutti e tre con il ricorso al Riesame.
Le udienze saranno fissate nei prossimi giorni. Intanto le indagini della Procura proseguono con gli accertamenti tecnici disposti sui telefoni e sul materiale informatico sequestrati contestualmente all’esecuzione delle ordinanze cautelari durante 17 perquisizioni nei confronti dei tre arrestati, di un quarto indagato per il quale è stata disposta l’indizione per un anno, l’ex ad Vincenzo De Bustis Figarola, e altre 6 persone (quattro delle quali indagate in stato di libertà). Il conferimento di incarico per le consulenze tecniche è fissato per domani.