Nel primo pomeriggio di ieri i Carabinieri della Compagnia di Modugno hanno scoperto un’abitazione del centro storico utilizzata come base logistica da parte di cittadini georgiani dediti alla consumazione di furti in appartamenti. L’intervento dei militari si è concluso con l’arresto di un 42enne, georgiano con precedenti specifici, ritenuto responsabile, insieme ad un complice datosi alla fuga e ricercato, di un furto commesso qualche ora prima in un appartamento a Brindisi.
Grazie alla segnalazione pervenuta dalle Volanti della Questura di Brindisi, intervenute per il sopralluogo presso il citato appartamento, i militari operanti hanno eseguito dei controlli presso un vecchio fabbricato nel centro storico, composto da piccoli appartamenti su più piani, occupati da stranieri. Avuto accesso nell’immobile uno dei soggetti si è dato alla fuga scappando sui tetti; tuttavia, sono stati bloccati L.R. ed una donna L.I. 44enne, trovati in possesso di gran parte della refurtiva trafugata poco prima a Brindisi, e precisamente: della somma di euro 500,00, un telefono Huawei, una tastiera per Ipad, una playstation PS3 ed un orologio da donna. Nel corso della perquisizione sono poi stati trovati numerosi oggetti di dubbia provenienza dei quali i due georgiani non sono riusciti a dimostrarne il lecito possesso e la provenienza tra cui: n. 16 orologi di varie marche, un notebook marca Asus, una PSP Sony, un navigatore Tom Tom, un set di posate da cucina e n. 58 cartucce a salve. Allo stesso modo sono stati recuperati diversi attrezzi atti allo scasso e chiavi utilizzate per l’apertura delle porte blindate.
Le indagini dei militari si sono concluse accertando le responsabilità di L.R. in merito al furto in concorso commesso a Brindisi, nonché il reato di ricettazione in concorso con L.I., circa il possesso di altra refurtiva. In serata, da Brindisi, sono sopraggiunti i coniugi vittime del furto che sono stati ben felici di riottenere la quasi totalità della refurtiva asportata.
Il 42enne arrestato, su ordine della competente A.G. è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di giudizio, mentre L.I. è stata denunciata in stato di libertà.