Polemica sulla decisione del Comune di realizzare un centro raccolta rifiuti a Catino. Dopo l’annuncio dell’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli decine di commenti e di proteste sono partite da Santo Spirito e Catino. Sotto accusa la posizione scelta per la realizzazione del nuovo centro raccolta, considerata troppo vicina alle abitazioni, e la presenza di rifiuti pericolosi.
Il progetto. Il progetto prevede la costruzione di un’area attrezzata nel quartiere Catino, precisamente di fronte al campo sportivo ormai in stato di abbandono. Si tratta nello specifico di una struttura complementare ai servizi di raccolta rifiuti che consentirà l’utilizzo di spazi attrezzati per la differenziazione degli stessi. Rifiuti urbani tra i quali plastica, carta, vetro e organico, ma anche rifiuti più difficili da smaltire come ad esempio gli ingombranti o i RAEE. Queste sono solo alcune delle tipologie di spazzatura di cui sarà possibile liberarsi ogni giorno, dalle 9 alle 18, compresa la domenica.
Il conferimento dei rifiuti però non riguarderà soltanto i cittadini: per la prima volta a Bari infatti anche le attività commerciali potranno usufruire del servizio. All’esterno del centro sono previsti anche un orto didattico, un’area ludica e un biolago, mentre all’interno ci sarà una vera e propria aula didattica utile per incontri sulla sostenibilità e il rispetto per l’ambiente oltre che una ciclofficina e un laboratorio di recupero dei materiali.
“Bari ha già cinque centri di raccolta in città, questo qui sarebbe il sesto e nessuno si è mai lamentato di un centro di raccolta – ha commentato Pietro Petruzzelli – chi vive di fianco ai centri di raccolta è più fortunato perché può portare ogni giorno tutte le tipologie di rifiuti al centro di raccolta senza dover – se c’è il porta a porta – aspettare la giornata giusta per conferire i rifiuti. Ho fortemente voluto che il centro di raccolta fosse collocato nel V municipio, l’azienda voleva che fosse in altri quartieri della città. I vantaggi sono diversi sia per i cittadini, sia per i commercianti. Tra questi, oltre l’apertura domenicale, anche la possibilità per chi ne usufruisce di partecipare al concorso a premi “Chi differenzia ci guadagna” per il quale per ogni rifiuto portato viene dato un punteggio e ogni tot si possono scaricare punti da usare come buono sconto per Ikea, Decathlon e Coop. Un ulteriore vantaggio per i cittadini del V Municipio per i quali è già previsto uno sconto del 20% della parte variabile della Tari”.
La risposta alle polemiche. “Forse – replica Petruzzelli – la leggerezza da parte nostra è stata quella di scrivere nel comunicato “residui di materiale pericoloso”: ma si tratta ovviamente di rifiuti previsti dalla norma. Se la legge non dà la possibilità di portare l’indifferenziato all’interno dei centri di raccolta, vuol dire che non possono essere portate cose peggiori e dunque pericolose per la salute dei cittadini. Inoltre, la distanza dalle case è più di centocinquanta metri rispetto alle case popolari che sono ultime in viale Caravella, il centro di raccolta è all’altezza del rustico degli spogliatoi del campo abbandonato. E’ dunque lontano. Il centro di raccolta – ha concluso Petruzzelli – svolge una funzione di polmone ed è una grande conquista, garantisco che serve come il pane e non appena entrerà in funzione sarà possibile rendersi conto di questo”.