Scritte, pezzi di carta strappati, degreado. E’ lo scenario in corso Cavour, nel centro di Bari, a poca distanza dalla scuola Scacchi. Prorpio dove lo scorso 20 maggio 2019 un gruppo di universitari aveva dedicato un’opera ad Alessandro Leogrande. Scrittore e giornalista tarantino, scomparso prematuramente nel 2017, il suo libro “La Frontiera”offre uno sguardo sulla società italiana e il diritto comunitario.
Dalla regola numero uno, “Non mettersi mai in viaggio con fratelli, mogli, fidanzate, genitori”. Alla 28esima, “Non guardarsi indietro”. Il principio è “mettere in guardia quelli che sarebbero partiti dopo di loro”. Ma il murales appare definitivamente deturpato.