Il sospetto che ci fosse smercio di sostanze stupefacenti era concreto nel centro di Ruvo di Puglia. Il tutto è stato verificato dai militari della locale Stazione Carabinieri che hanno posto in essere un servizio di osservazione, controllo e pedinamento in abiti civili. Proprio durante l’espletamento del servizio è “incappato” nelle maglie del dispositivo un giovane 20enne, del luogo che proveniva propria da quell’abitazione.
Questi è stato seguito e, quando era abbastanza distante da non destare sospetti, è stato fermato e trovato in possesso di una dose di marijuana pari a 2,8 grammi ben confezionata e custodita in un piccolo contenitore di plastica utilizzato solitamente per alimenti.
I sospetti che in quell’abitazione si potesse smerciare stupefacente sono quindi divenuti concreti ed è scattata l’operazione con una perquisizione che, agendo sul fattore sorpresa, ha consentito di recuperare interamente tutto lo stupefacente che la coppia deteneva: 440 grammi di marijuana divisa in dosi, il cui confezionamento è risultato identico a quello rinvenuto sull’assuntore fermato poco prima, nonché 480 euro in banconote di piccolo taglio ritenute il provento dell’illecita attività di spaccio, molte altre bustine per il confezionamento ed un bilancino di precisione .
Lo stupefacente era tenuto in modo tale da poterlo “smerciare” nell’immediato e, quindi, a portata di mano dei due coniugi, T.A. il marito ed R.A. la moglie, entrambi 32enni, già noti alle Forze dell’Ordine. Per i due coniugi sono così scattate le manette e, su disposizione della competente A.G., per T.A. si sono aperte le porte della Casa Circondariale di Trani, mentre R.A. è stata sottoposta agli arresti domiciliari. L’arresto è stato poi convalidato ed è stata applicata loro la stessa misura cautelare.
Il giovane acquirente è stato invece segnalato alla Prefettura di Bari quale assuntore di sostanze stupefacenti.