Individuati ed arrestati entrambi gli autori del ferimento di Manzari Nicolangelo, avvenuto in pieno centro a Triggiano, lo scorso 12 gennaio. Era domenica mattina, quando intorno alle 11:00, nei vicoli del centro storico, due soggetti a bordo di un grosso scooter esplodevano dei colpi di pistola nei confronti di Manzari Nicolangelo, 37enne, noto pregiudicato del luogo, che camminava a piedi nei pressi dell’abitazione paterna. L’uomo ferito ad una gamba, rotolando su se stesso, cercava di fuggire dai suoi aggressori, che continuavano ad esplodere colpi di arma da fuoco. Sono attimi di paura, la strada è deserta, nessuno ha il coraggio di uscire ed aiutare l’uomo, fino a quando i due malviventi vanno via a forte velocità a bordo del loro scooter.
Solo a questo punto Manzari veniva soccorso da alcuni suoi familiari che dimorano nelle vicinanze e che lo portano al pronto soccorso dell’Ospedale “Fallacara” di Triggiano, saranno quindi i sanitari ad avvertire i militari dell’Arma dell’accaduto. Le indagini compiute dai Carabinieri della Compagnia di Triggiano, e coordinate del P.M. dott.ssa Grazia Errede della Procura della Repubblica di Bari permettono, dopo attività ininterrottamente andate avanti per tutta la notte, di arrestare, in esecuzione ad un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla medesima Procura, già la mattina di lunedì 13 il primo responsabile Raimondi Pietro, 42enne, sorvegliato speciale, che da appena un anno aveva terminato di scontare una condanna per un precedente omicidio. L’uomo era colui che guidava lo scooter nell’azione di fuoco.
Le successive indagini culminavano nell’individuazione di Magistro Vito, 24enne, pregiudicato, quale autore materiale dell’esplosione di colpi di arma da fuoco all’indirizzo di Manzari Nicolangelo. Quest’ultimo è stato arrestato dagli stessi militari in esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per concorso in lesioni personali gravi e porto in luogo pubblico di arma da sparo. Le motivazioni della gambizzazione sono da ricercare in un contrasto verosimilmente dovuto alla spaccio di sostanze stupefacenti. L’azione delittuosa è stata eseguita, infatti, come una vera e propria spedizione punitiva. E’ emerso, infatti, che Magistro e Raimondi quella mattina si erano recati ben due volte presso l’abitazione di Manzari chiedendo un incontro con lui, quindi lo hanno aspettato nascosti in un piccolo vicolo all’angolo con la strada che sapevano Manzari avrebbe percorso, piombandogli addosso e sparando non appena arrivato a distanza utile di tiro. Un vero e proprio agguato in piena regola. I due malfattori sono attualmente stati associati presso la Casa Circondariale di Bari.