VENERDì, 22 NOVEMBRE 2024
77,414 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
77,414 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Bari, la protesta contro il circo con animali: “Abolitelo”. La risposta: “Nessuna legge lo vieta” – VIDEO

Pubblicato da: Daniele Leuzzi | Dom, 19 Gennaio 2020 - 12:00

E’ polemica sull’uso degli animali esotici in cattività per gli spettacoli circensi. A Bari, ieri 18 gennaio, all’esterno del circo Royal (in via Napoli) manifestanti e circensi si sono ritrovati a pochi metri di distanza, faccia a faccia. Si scrutavano come acerrimi nemici, divisi da idee diametralmente opposte.

Da un lato il Collettivo Nam (Nucleo antispecista militante) e gli attivisti dell’ex Caserma Rossani chiedono l’abolizione attraverso slogan, striscioni e cartelli per sensibilizzare il pubblico: “Si tratta di una pratica antica – commenta Claudia Ittorre – sono costretti a subire torture, fare movimenti innaturali vivendo una vita in gabbia. Nessuno si mette nei panni dell’animale”.

Poi un riferimento all’ordine del giorno presentato dal consigliere Livio Sisto che vieterebbe nel capoluogo pugliese l’esibizione di 12 specie esotiche tra cui ippopotami, tigri e delfini. “Non ha senso preferire 12 specie su tutte – continua Ittorre – mentre delle altre non si fa alcun cenno. Inoltre questi circhi anche se non potranno essere accolti in luoghi pubblici ma nessuna voce cita i centri privati, come gli ipermercati”.

Più conservativo l’approccio degli esercenti dello spettacolo viaggiante: “Ad oggi non c’è nessuna legge che vieta l’uso delle specie esotiche – spiega Nello Chiarello, responsabile marketing circo Marina Orfei -. Anzi c’è una norma nazionale, la legge 137 del 1968 che impone ai comuni di avere spazi pubblici per gli allestimenti circensi. Anche il Comune di Bari non la rispetta, infatti siamo su un suolo privato”.

Noi ci prodighiamo al massimo per la tutela e il rispetto degli animali – prosegue Chiarello -. I nostri sono tutti nati in cattività, nascono anche dei cuccioli quindi non vivono sotto stress. Perché ci devono obbligare a lasciare questa tradizione? Siamo uno spettacolo sempre sotto controllo con i tecnici Asl sia quando approdiamo in un paese sia quando andiamo via”.

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Malattie e fornelli a gas, dati...

 Ogni anno, il gas utilizzato nei nostri fornelli è responsabile di...
- 21 Novembre 2024

Il cliente scivola sulla soglia? A...

Quando il cliente scivola rovinosamente sulla soglia di marmo, riportando gravi...
- 21 Novembre 2024

Giornata alberi: sempre più boschi in...

La superficie nazionale coperta da boschi è salita al valore record...
- 21 Novembre 2024

Ancora paura nel Salento: continuano gli...

Ancora un avvistamento per un esemplare adulto di lupo a bordo...
- 21 Novembre 2024