Su quasi 270 mila cittadini iscritti nelle liste elettorali, le primarie del centrosinistra hanno registrato meno di 7000 votanti, vale a dire poco più del 2% degli elettori baresi. Un fiasco senza precedenti che certifica la disaffezione dei baresi nei confronti dell’ex sindaco ma che allo stesso modo rappresenta lo stato gassoso in cui versa tutto il centrosinistra barese”. Lo dichiara Fabio Romito, consigliere comunale e segretario cittadino della Lega.
“Con Emiliano, infatti, erano schierati più di 24 consiglieri comunali, quasi tutta la Giunta fra cui esponenti di primissimo piano del Pd barese e dulcis in fundo il sindaco di Bari, Antonio Decaro. Con una potenza di fuoco simile, il governatore avrebbe dovuto doppiare la doppia cifra, come doppio è il consenso di cui sulla carta godrebbe il centrosinistra barese rispetto al 2015, numeri alla mano. Per quanto ci riguarda è l’ennesima dimostrazione che la città di Bari ha voglia di cambiare aria e di confrontarsi con una classe dirigente preparata e seria in grado di risposte concrete su temi quali la sicurezza, l’occupazione, la tutela delle famiglie più in difficoltà. Matteo Salvini e la Lega ci sono, e ogni giorno di più diventano il punto di riferimento di migliaia di baresi in cerca di risposte”, sostiene.