“Grande soddisfazione per l’operazione di polizia giudiziaria di questa mattina a Foggia, coordinata dalle Procure della Repubblica di Bari e di Foggia. Grazie alla magistratura e alle centinaia di donne e uomini delle Forze di polizia che hanno effettuato controlli e perquisizioni in diversi quartieri della città: è stata data una risposta immediata ai recenti episodi delittuosi che hanno colpito quel territorio”. Lo afferma la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. “La massiccia operazione – aggiunge – conferma la massima attenzione e lo straordinario sforzo, sia sul versante investigativo che su quello repressivo, per dare risposte concrete ed efficaci al fine di contrastare l’aggressione criminale. I cittadini devono avere fiducia nell’ azione delle istituzioni, tutte insieme impegnate per garantire sicurezza e tutela della legalità nella città e nella provincia di Foggia” ha concluso la ministra dell’Interno.
C’è anche un ordigno esplosivo di oltre tre chilogrammi tra il materiale sequestrato nel corso delle circa 100 perquisizioni compiute questa mattina a Foggia.
“Sull’ordigno sono in corso accertamenti per stabilire se si tratti di materiale esplosivo solitamente utilizzato per compiere attentati dinamitardi o di materiale esplodente usato per la fabbricazione di fuochi pirotecnici”, precisa il procuratore di Foggia, Ludovica Vaccaro. Durante le operazioni di questa mattina sono stati anche sequestrati un fucile e delle munizioni. Tre persone sono state arrestate per vari reati.
Sono finiti nel mirino di polizia, carabinieri e finanzieri i rioni popolari Candelaro (zona piastre), nelle vicinanze del luogo dove giovedì scorso è stato ucciso Roberto D’Angelo, e il rione Cep. Numerosissime le perquisizioni eseguite nelle abitazioni di “soggetti sensibili” – così come vengono definiti dagli stessi investigatori -. Cinturati anche il cosiddetto ‘palazzone ex ONPI’ di corso del Mezzogiorno, la palazzina di alloggi popolari alla periferia di Foggia e l’ex distretto militare in Via Fuiani.(Ansa)