Pochi minuti prima del corteo antimafia nel centro storico di Bitonto organizzato in occasione del secondo anniversario dell’omicidio di Anna Rosa Tarantino, anziana sarta vittima innocente di mafia, sconosciuti hanno tagliato i fili della corrente lasciando al buio tre delle dieci scritte installate lungo quella che il Comune ha ribattezzato «La strada dei nostri eroi».
Nella città vecchia di Bitonto sono state infatti montate dieci scritte pronunciate da altrettante vittime di mafia, da Giovanni Falcone a Paolo Borsellino, passando per Peppino Impastato, la cui scritta «La mafia uccide, il silenzio pure» era già stata danneggiata nella notte a sassate. Il sindaco, Michele Abbaticchio, che ha guidato il corteo con al fianco i parenti della signora Tarantino e altri familiari di vittime di mafia, Pinuccio Fazio e Paolo Marcone, ha assicurato che la scritta di Impastato sarà ripristinata nei prossimi giorni, quelle spente saranno presto riaccese e se ne aggiungeranno altre dieci che resteranno permanenti nel centro storico. Su quanto accaduto nella notte, intanto, indaga la Polizia che ha acquisito i filmati della videosorveglianza per risalire agli autori del gesto.