Incivili che anziché smaltire correttamente i rifiuti decidono di lasciarli per strada in diverse zone della città. Solo l’uso delle fototrappole ha consentito di smascherarli e multarli. Un fenomeno che interessa tutta la città.
L’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli ha reso noto che, grazie al lavoro della Polizia locale, in zone abitualmente prese di mira da incivili che abbandonano i rifiuti, nel corso del 2019 sono state elevate 523 sanzioni e notificate due denunce nei confronti di due differenti soggetti, accusati di aver avviato vere e proprie discariche abusive in siti non autorizzati.
Nello specifico, i verbali sono stati comminati per le seguenti infrazioni: 145 sanzioni per deposito di rifiuti su sede stradale, 156 sanzioni per conferimento di rifiuti da parte di persone non residenti nel Comune di Bari, 214 sanzioni per conferimento di rifiuti in orario non previsto per il deposito degli stessi, 59 sanzioni per abbandono di rifiuti ingombranti.
“In media sono state elevate più di 40 sanzioni al mese – spiega Pietro Petruzzelli – questo significa che, più di una volta al giorno, un cittadino sporca volontariamente aree e spazi della città e viene fortunatamente sanzionato. Purtroppo sono molti di più coloro che sporcano e fanno danni e a queste sanzioni, rese possibili dall’uso delle fototrappole introdotte solo qualche anno fa, si sommano multe e provvedimenti eseguiti dagli agenti della Polizia locale che, al contrario di quanto sostiene qualcuno, non si divertono a multare i cittadini ma si limitano a fare solo il loro dovere. Dovere che, ricordiamo, è di tutti perché rispettare la città, le piazze, i giardini, le strade, anche quelle più periferiche, spetta a tutti noi. Purtroppo i fondi e gli strumenti tecnologici non sono ancora sufficienti a monitorare contemporaneamente tutta la città. Noi, però, continueremo ad insistere su questo fronte, chiedendo anche la collaborazione dei cittadini, sia per quanto riguarda le segnalazioni, sia affinché condannino questi comportamenti che danneggiano tutti noi”.