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Trattamento dei melanoma, arriva l’immunoterapia

Pubblicato da: redazione | Lun, 16 Dicembre 2019 - 15:00
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Non solo risultati importanti nella fase metastatica, dove rappresenta lo standard di cura, ma efficacia anche in stadio III o IV dopo la chirurgia, con più di 1000 pazienti che potrebbero beneficiarne ogni anno.
L’immunoterapia si fa sempre più strada nel trattamento del melanoma e da parte del Consiglio di Amministrazione dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) è arrivata l’approvazione della rimborsabilità di nivolumab, farmaco immuno-oncologico, nel trattamento adiuvante, preventivo di eventuali ricadute, in pazienti con melanoma in stadio III (che coinvolge i linfonodi) e IV (con una o poche metastasi) in cui vi è stata asportazione della malattia con la chirurgia. Nei prossimi giorni è attesa la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della determina. Se n’è parlato in un evento a Roma. “Oggi – afferma il professor Paolo Ascierto, dell’Istituto Nazionale Tumori Irccs Fondazione ‘Pascale’ di Napoli – abbiamo la possibilità di anticipare il trattamento nei pazienti in stadio III e IV resecato, in cui la malattia è stata asportata. In coloro che hanno uno stadio IIIB o IIIC, non sottoposti a terapia adiuvante dopo la resezione chirurgica, il tasso di recidiva a 5 anni è pari al 71% e all’85%. Trattarli aumenta la possibilità di evitarla e, quindi, potenzialmente di guarire”. “Nivolumab – prosegue Ascierto – nello studio CheckMate-238, ha dimostrato nel quadro adiuvante una sopravvivenza libera da recidiva a tre anni del 58% e una riduzione del rischio del 32%. La sopravvivenza libera da metastasi ha tassi a 36 mesi del 66%”. “È importante- sottolinea Monica Forchetta, presidente dell’Associazione Pazienti Italia Melanoma – sapere che questo trattamento ha una durata di 12 mesi, un vantaggio psicologico per pazienti spesso giovani che possono affrontare con più forza il percorso di cura. L’ottima tollerabilità consente una buona qualità di vita”. “Nivolumab- conclude Cosimo Paga, di Bristol-Myers Squibb Italia – è stato rimborsato per il melanoma in Italia nel 2016 e disponibile per carcinoma del polmone, del rene, della testa e collo e linfoma di Hodgkin”. (ANSA).

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