Milano vince per il secondo anno consecutivo la Qualità della vita 2019, la graduatoria del Sole 24 Ore giunta alla trentesima edizione e pubblicata oggi. L’ultima classificata, quest’anno, è Caltanissetta mentre Roma e Napoli salgono alcuni gradini. Bari si posiziona al 67esimo posto su 107, la Bat al 76esimo, Lecce all’82esimo, Brindisi 87esima, Taranto 92esima e Foggia 105esima.
Il quadro nazionale. Se il caso di Milano è emblematico, questa classifica fotografa le performance positive di tutte le province delle grandi città: Roma, diciottesima, sale di tre posizioni rispetto alla classifica dello scorso anno. Subito dietro Milano, nella classifica generale 2019, si confermano le province dell’arco alpino: sul podio ci sono anche Bolzano e Trento, rispettivamente al secondo e al terzo posto, seguite da Aosta. Nella top ten delle province più vivibili si incontrano anche Trieste (5) e Treviso (8). La coda della classifica è occupata dalle province del Sud: Caltanissetta occupa l’ultimo posto per la quarta volta nella storia dell’indice dopo le performance negative del 1995, nel 2000 e nel 2008. Foggia (105ª) e Crotone (106ª) la precedono di poco.
In Puglia. La Puglia è fanalino di coda nella classifica, con tutte le province al di sotto del 60esimo posto e Foggia a due posti dall’ultima posizione. Bari registra buone prestazioni nel settore dell’ambiente (47esima in Italia) e della cultura. Ma è sulla sicurezza e sul lavoro che registra risultati bassissimi. Sulla sicurezza è 106esima in Italia per furti di auto, 55esima per furti in appartamento, 96esima per rapine, 91esima per estorsioni, 95esima per incendi. Male anche il settore lavoro con un tasso di disoccupazione giovanile che sfiora il 30 per cento. Nella classifica generale acquista però rispetto al 2018 ben 10 posizioni.