La Procura di Bari ha chiesto 11 condanne a pene comprese tra i 12 anni e i 4 anni e 4 mesi di reclusione per altrettanti imputati nel processo con rito abbreviato sulla guerra di mafia tra i clan Di Cosimo-Rafaschieri del quartiere Madonnella, alleati dell’articolazione del quartiere San Paolo degli Strisciuglio, e i Parisi-Milella-Palermiti di Japigia. Gli imputati rispondono, a vario titolo, di porto e detenzione di armi da sparo e alcuni episodi di estorsione ai danni di commercianti, con l’aggravante del metodo mafioso e della finalità di agevolare associazioni mafiose.
Stando alle indagini dei Carabinieri, coordinate dai pm della Dda di Bari Fabio Buquicchio e Marco D’Agostino, gli Strisciuglio sarebbero intervenuti in aiuto del clan Di Cosimo nel conflitto in corso con i Parisi per il controllo dei traffici illeciti sul quartiere Madonnella, culminato nell’autunno 2018 in due agguati. Ne sarebbe derivata una volontà di vendetta con una serie di «riunioni criminali” finalizzate a organizzare i commandi per «l’imminente confronto armato con i rivali del quartiere Japigia», sventato dai fermi eseguiti dall’Antimafia un anno fa. Le indagini hanno documentato anche due estorsioni al titolare di una rivendita di pneumatici del quartiere Libertà (10 mila euro in tranche da 500) e al proprietario di una rivendita di vini del quartiere Madonnella (15 mila euro).
Nel dettaglio la Procura ha chiesto condanne a 12 anni per Saverio De Santis, a 10 anni per Francesco Alessandro Rafaschieri, a 9 anni per Daniele Di Leo, a 6 anni per Cristian Di Cosimo, Marco Tempesta e Luca Lanave, a 5 anni per Ivan Lovergine, Francesco Gismondo, Cosimo Damiano Ladisa e Tommaso Ruggiero (tutti del gruppo di Madonnella vicino agli Strisciuglio), a 4 anni e 4 mesi di reclusione per Bruno Di Lauro (affiliato ai Palermiti di Japigia). Nell’udienza del 21 gennaio 2020 inizieranno le arringhe difensive. La sentenza è prevista a fine marzo.