Protesta dei residenti del rione Libertà in merito ai lavori in corso in piazza Redentore. Ieri il sindaco Antonio Decaro ha effettuato un sopralluogo e ha incontrato alcuni cittadini. “Ieri sera – scrive in un lungo post su Facebook – ho fatto una passeggiata in piazza Redentore dove il cantiere per la riqualificazione sta andando avanti, rispettando i tempi che prevedono la consegna della nuova piazza nei primi mesi dell’anno, addirittura molto prima del termine contrattuale. Ho voluto andare lì di sera, sapendo di incontrare i cittadini che tornano a casa dopo una giornata di lavoro, magari stanchi e anche un po’ arrabbiati, quindi sicuramente pronti a sfogarsi con il sindaco. E così è stato”.
“Dopo pochi metri – racconta – ho incrociato una signora che si lamentava della presenza del cantiere che secondo lei era lì da due anni, mentre i lavori sono cominciati solo il primo aprile scorso, e un giovane padre che dava la colpa alla nuova piazza se non trova più parcheggio sotto casa. Entrambe contestazioni legittime – continua Decaro – un cantiere significa sempre aumento di polvere, aree accessibili più piccole, significa fare lo slalom tra le recinzioni e scegliere di creare uno spazio per giocare, per passeggiare, per sedersi e chiacchierare significa sempre perdere qualche posto auto. Amministrare una città significa sempre scegliere, prendere decisioni, cercare di immaginare un futuro migliore anche se costa qualche sacrificio”.
I due residenti hanno confessato la loro volontà di vendere casa per colpa del progetto di riqualificazione della piazza. “Un paradosso – continua ancora il primo cittadino – perché quella piazza servirà invece proprio a creare una luogo più bello da vivere, un luogo dove quella signora potrà fare una passeggiata con suo nipote senza temere il passaggio delle automobili, un luogo dove quel giovane padre tra due mesi potrà portare i suoi figli a giocare la sera quando magari tornerà a casa un po’ prima.
A quei cittadini chiedo di attendere solo qualche mese, gli chiedo di avere fiducia, gli chiedo di credere che quella piazza renderà la loro casa più bella e quel luogo un posto migliore dove vivere, seppur con tutti i problemi che ci sono. A tutti i cittadini del quartiere Libertà chiedo di avere un po’ di fiducia perché, se mi dovessi fermare davanti alle critiche di quei due cittadini, dovremmo arrenderci allo stato delle cose e dichiararci sconfitti e destinati a rimanere chiusi nelle auto per strada o rinserrati ognuno in casa propria. Io non mi voglio arrendere”.
“Io voglio tornare in quella piazza, quando sui nuovi alberi spunteranno i primi fiori, quando i ragazzini usciranno da scuola senza aver paura di attraversare la strada e quando l’unica pizzeria che oggi esiste si convincerà a occupare una porzione della piazza con i tavolini – conclude – e a ingrandire la propria attività, perché io ho fiducia nella mia città”.