Avrebbe falsificato decine di ricette, spacciandosi per un medico, per ottenere ossicodone, un analgesico oppioide, da rivendere. Un 42enne incensurato di Monopoli (Bari) rischia ora il processo per truffa aggravata al Servizio sanitario nazionale, falso e spaccio di sostanze stupefacenti.
Stando alle indagini del Commissariato di Monopoli, coordinate dal pm di Bari Marcello Quercia, l’uomo avrebbe falsificato le firme di diversi medici contraffacendo ricette bianche intestate a lui o a persone di fantasia inesistenti, spacciandosi lui stesso in alcune occasioni per un medico grazie ad una carta di identità e al tesserino dell’Ordine dei medici entrambi falsi.
Così avrebbe tratto in inganno i sanitari di alcune guardie mediche facendosi prescrivere l’ossicodone su ricette rosse. Del farmaco, un oppioide utilizzato per curare il dolore oncologico ma diffuso anche tra i tossicodipendenti perché provoca gli stessi effetti delle droghe, l’indagato avrebbe ritirato da una decine di farmacie di Monopoli e Fasano ben 77 confezioni per un totale di 2.156 compresse e un danno accertato di circa mille euro. Una quantità troppo elevata, secondo gli inquirenti, per essere destinata a uso personale, come invece sostenuto dall’indagato.
I fatti contestati risalgono al 2018. Un anno fa l’uomo è stato arrestato e posto ai domiciliari e dopo alcuni mesi ha ottenuto la misura cautelare attenuata dell’obbligo di firma. Nelle scorse settimane, però, sarebbe stato scoperto a reiterare la truffa rivolgendosi ad alcune farmacie della zona con nuove ricette contraffatte ed è stato nuovamente arrestato. La Procura ne ha chiesto il rinvio a giudizio e l’udienza preliminare è fissata a gennaio. (Ansa)