“L’accordo Network Contacts, di Molfetta, è un precedente negativo per migliaia di lavoratori, prevalentemente giovani dato che il suo effetto sarà devastante”. A parlare è Sabino De Razza, rappresentante Usb Puglia.
“Chi lavora come precario resterà tale e chi ha un contratto più stabile perderà i diritti acquisiti – spiega De Razza – circa una settimana fa abbiamo potuto leggere sulla stampa la lettera di un lavoratore del call center Network Contacts di Molfetta. Tale lettera è densa di disperazione, in quanto porta alla luce gli effetti dell’accordo, tra la stessa azienda e i sindacati confederali CGIL, CISL e UIL, per evitare gli oltre 300 licenziamenti minacciati. Viene ribadito in quella lettera che nei tre anni di durata dell’accordo, oltre alle già note riduzioni di permessi ROL e ferie, abolizione della maggiorazione spettante per il lavoro svolto nei giorni festivi (ad esempio a Natale e Capodanno), congelamento degli scatti d’anzianità, riduzione del 30% della tredicesima, congelamento dell’Elemento di Garanzia Retributiva, obbligo di due ore di lavoro supplementare a settimana, pagate ognuna con un buono pasto di 2 euro e mezzo, c’è un elemento che tanto l’azienda quanto i citati confederali, si erano ben guardati di spiegare con chiarezza ai lavoratori e alle lavoratrici. Ossia, per quei lavoratori per cui non è previsto il lavoro nei giorni festivi si profila l’obbligo di consumare ferie e/o permessi se vogliono che la loro busta paga non sia decurtata di giorni d’assenza giustificata! Cioè, il lavoratore pur non dovendo lavorare il giorno di Natale perché l’azienda è chiusa, deve “pagare” l’azienda per questo “regalo” consumando un giorno delle proprie ferie o permessi oppure accettare una decurtazione della giornata dalla mensilità! Non è una beffa? Ma soprattutto, non è un pericoloso precedente per tutto il settore TLC e non solo?”.
“La concertazione – continua De Razza – ha fallito e pare, anzi, che questo pessimo accordo non sia nemmeno rispettato all’atto pratico ma sia ulteriormente aggravato in tale fase. La Regione Puglia che si è fatta garante di questo accordo anche con cospicui finanziamenti (corsi di formazione ecc) farebbe bene ad intervenire! Questo settore ha bisogno del protagonismo del Lavoro, di quanti e quante tutti i giorni con passione e dedizione consentono al sistema Paese di vivere la digitalizzazione e i servizi ad essa connessi senza grattacapi, risolvendo di volta in volta le criticità che si presentano”.