Nell’ambito delle intensificate attività di controllo del territorio disposte dal Comando Provinciale Carabinieri di Teramo sulla costa, ed in particolare volte ad monitorare soggetti che, provenienti dalle regioni dove è maggiore la densità di criminalità (Puglia, Campania, Calabria), chiedono ed ottengono di poter usufruire di benefici penitenziari in questa regione più vicina ai luoghi di origine, i Carabinieri del Reparto Operativo, unitamente a militari della Compagnia Carabinieri di Alba Adriatica, hanno proceduto al controllo di un uomo, originario di Andria. Da qualche tempo era stato ammesso a usufruire dell’affidamento in prova in Tortoreto.
I militari, alle prime luci dell’alba di ieri 25 novembre, avuto accesso nell’abitazione presa in locazione dal predetto dove era presente anche il fratello e accertato un certo nervosismo da parte dei due, hanno proceduto alla perquisizione personale e domiciliare ritenendo i due potessero detenere armi, anche in considerazione dei precedenti penali dell’andriese.
L’attenzione dei militari si è concentrata sul vano dove ha sede il collettore dei termosifoni posto nel corridoio che risultava leggermente scostato dal muro. A rafforzare il sospetto che al suo interno potesse essere occultato qualcosa di illecito, la secca risposta negativa alla richiesta di un giravite per poter smontare il pannello data dai fratelli. Tolte le viti è “caduta” sul pavimento una pistola semiautomatica heclkler & koch cal. 9, con inserito un caricatore contenente nr 9 cartucce, denunciata oggetto di furto in abitazione in Milano. I due sono stati portati in carcere a Teramo.