Confermato per domenica 24 e lunedì 25 novembre lo sciopero nazionale del personale delle autostrade.
Nel dettaglio si fermerà dalle 6 di domenica 24 alla stessa ora di lunedì 25, per un intero turno di lavoro, il personale turnista, compreso quello addetti ai caselli, mentre il personale tecnico amministrativo sciopera nella giornata di lunedì. Sarà interessato il personale del Traforo del Frejus e del Gran San Bernardo, della A5 nel tratto Torino Aosta; della A33 Asti Cuneo e della A5 nel tratto Torino Ivrea; della A21 Torino Piacenza e della A4 Torino Milano; della A32 Torino Bardonecchia; della A7 Milano Serravalle e Milano Tangenziali; della autostrada Pedemontana Lombarda Milano Serravalle; della tangenziale Esterna Milano; della A35 Brescia Milano; della A21 Piacenza Brescia; della A4 Brescia Padova; della A4 nel tratto passante Mestre e della A57 Tangenziale Mestre; della A4 nel tratto Venezia Trieste e della A23 Palmanova Udine Sud; della autostrada dei Fiori, A6 Torino Savona e A10 Savona Ventimiglia; della A12 Livorno Genova; della A15 Tronco Parma La Spezia; della A22 Autostrada del Brennero ed infine della A24 e A25 Roma L’Aquila Teramo Strada dei Parchi.
“Le concessionarie – chiedono le organizzazioni sindacali – dovranno lasciare le barriere dei caselli aperte, al fine di evitare disagi agli automobilisti e pericoli alla sicurezza della circolazione evitando altresì un indebito maggior profitto”.
Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Sla Cisal e Ugl Viabilità e Logistica, dopo l’attivo unitario dei quadri e delegati del settore, sottolineano che “serve definire con urgenza, nell’ambito del rinnovo del contratto nazionale, una clausola sociale e contrattuale che garantisca la continuità occupazionale, l’applicazione del Ccnl di settore e il mantenimento di tutti i trattamenti economico e normativi di ogni singolo lavoratore”.
“Alla base del nuovo sciopero – spiegano le organizzazioni sindacali in una nota – c’è il rinnovo del Ccnl, scaduto da 11 mesi e bloccato da Fise Acap che, nonostante anche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si sia espresso favorevolmente sulla clausola sociale e contrattuale nei bandi di gara per le nuove concessioni, continua a non voler inserire nel Ccnl la clausola, a garanzia dei diritti dei lavoratori, in caso di scadenza o decadenza della concessione. Un atteggiamento di indisponibilità, nonostante le aziende del settore continuino a macinare utili”, denunciano le organizzazioni sindacali, precisando che la protesta riguarderà solo le concessionarie autostradali iscritte all’associazione datoriale Fise/Acap.