Il Pd di Bari ha chiesto al Comune di conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre. “Il nostro Paese – si legge in una nota – vive ormai da tempo un ritorno a fenomeni di discriminazione razziale che sembravano brutti ricordi del passato e, invece, sono riemersi più forti che mai. Non è accettabile che nel 2019, in un mondo globalizzato e interconnesso, in cui la mobilità e la conoscenza sono accessibili a tutti, alcuni esseri umani discriminino ancora altri esseri umani per il colore della pelle, la religione, l’etnia o l’orientamento sessuale, fomentati da movimenti politici che utilizzano questi temi per distrarre l’opinione pubblica dai reali problemi del Paese (a cui hanno contribuito in larga misura) e aumentare il proprio consenso e nascondere le proprie responsabilità, strumentalizzando il disagio dei cittadini più deboli, additando nel “diverso” la causa di tutti i mali”.
“Il caso della senatrice a vita Liliana Segre – continua la nota – a cui è stata fornita la scorta per le centinaia di minacce dovute al suo essere ebrea, è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso dell’intolleranza in Italia: è inaccettabile che una persona sopravvissuta all’orrore assoluto dell’Olocausto, che ha dedicato la vita a far conoscere alle generazioni più giovani quello che è accaduto durante il nazismo, una persona che ha fatto della propria esistenza una bandiera di pace, rispetto, amore per l’umanità, debba essere messa sotto scorta dallo Stato. Un Paese che permette ciò è un Paese che sprofonda nel baratro”.
Il Partito Democratico di Bari chiede quindi al sindaco Antonio Decaro di conferire la cittadinanza onoraria della città di Bari alla senatrice Segre, “come esempio – si legge – di quei valori universali di democrazia, uguaglianza tra tutti gli esseri umani, rispetto e civiltà. Di questi tempi, è necessario rispondere all’intolleranza con la cultura, la democrazia e la pace, valori che la senatrice Segre incarna pienamente e in cui la comunità barese si rispecchia appieno”.
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