Le aziende del trasporto pubblico locale servono oltre 13,8 milioni di abitanti, trasportando 2,7 miliardi di passeggeri all’anno, ovvero 7,4 milioni al giorno. In altre parole, mette in luce uno studio dell’Area Studi Mediobanca sugli indicatori di efficienza e qualità dei servizi pubblici nei maggiori comuni italiani, queste società trasportano quotidianamente il 12% della popolazione italiana su una rete lunga 18.500 km (14 volte la lunghezza dell’Italia), percorrendo ogni giorno 1,5 milioni di km (circa 4 volte la distanza tra la terra e la luna).
Ma solo il 34% dei ricavi complessivi deriva dai biglietti venduti e l’Atm di Milano è l’unica a realizzare più della metà del fatturato (54,4%) dalla vendita dei titoli di viaggio. In media le società del trasporto pubblico locale ricavano 1,3 euro per passeggero, dei quali 0,9 euro dal contratto di servizio e 0,4 euro dall’emissione dei biglietti. Ancora agli antipodi Atm, che vanta il minor contributo pubblico (0,4 euro per passeggero) e Amat di Palermo (2,4 euro per passeggero). La qualità del servizio (per regolarità delle corse) vede i livelli più bassi nell’ Atac di Roma (85,7%), Amat di Palermo (87,1%) e Roma Tpl (91%). Per quanto riguarda, invece, la puntualità nel caso degli autobus i valori più bassi sono relativi ad Ataf Gestioni (81,5%) e Amt di Genova (84,8%). Per quanto concerne gli investimenti, brillano Tper di Bologna (che investe il 22,6% del fatturato), seguita da Amtab di Bari (15,9%) e Atm di Milano (13,8%). In fondo alla classifica l’Ataf&Li-nea di Firenze.