Nonostante sia uno dei settori maggiormente colpiti dai provvedimenti dello Stato, c’è una filiera, quella del gioco d’azzardo, che continua a produrre. Dai dati analizzati da Gaming Report, infatti, emergono dati sorprendenti circa la spesa di gioco in Italia provincia per provincia nel corso del 2018. C’è, come in ogni settore, una classifica orientativa, una top ten: dominano Roma, Milano e Napoli, che si prendono il podio, seguite da Torino, Brescia, Bergamo, Salerno, Bari, Caserta, Bologna.
Il dato che è emerso subito con chiarezza è la leadership della Campania al Sud: nello scorso anno sul suolo campano sono stati spesi 1,83 miliardi di euro, con un calo dello 0,4% rispetto al 2017. Napoli è la provincia con la spesa più ampia, vicino ai 945,7 milioni di euro ma per spesa pro-capite vincono Salerno e Caserta, rispettivamente con 330 euro e 363 milioni nel primo caso, 350 euro e 323 milioni nel secondo.
Dai dati emersi dall’analisi di Gaming Report spicca il dato sorprendente di Prato, la città con la più alta spesa pro capite nei giochi nel corso del 2018: 576 euro a persona. Cifre altissime anche per Teramo, 400 euro per abitante, per Como e Rovigo con 394 euro. E Sondrio non scherza: 369 euro pro capite.
Nella classifica generale, tra le prime dieci, anche Fermo, a 357 euro, Pescara e Latina (l’una 356 e l’altra 355 euro pro capite). L’Aquila è ferma a 354 euro e Caserta a 350 euro. Insomma, tra le dieci province prese in esame, quelle con la spesa pro capite più alta sono tutte divise tra Abruzzo, Lombardia, Toscana, Veneto, Marche, Lazio, Campania.
Ancora più sorprendente il dato sulla minor spesa, tutta concentrata nel Sud Italia: Enna spende 143 euro pro capite, Crotone 164, Agrigento 185. Trapani, il Sud della Sardegna, Foggia e Potenza hanno cifre ancora più basse. A Nord invece spiccano Piacenza e Cuneo, rispettivamente 172 euro pro capite e 194.
In Sicilia, peraltro, troviamo Caltanissetta, un unicum assoluto in tutta Italia: la spesa pro capite più bassa registrata, ovvero -269 euro, complice anche un jackpot da 130,2 milioni di euro vinto nella provincia nell’aprile scorso. Sicilia virtuosa, dunque: quattro province, Trapani, Agrigento, Enna e Caltanissetta spendono poco. Bene anche Basilicata, Puglia, Emilia-Romagna, Piemonte, Sardegna e Calabria.
Sul gioco sono in arrivo nuove stangate in termini di accise dopo la Legge di Bilancio per il prossimo anno. Nel Documento Programmatorio di Bilancio per il 2020, infatti, aumenta il prelievo erariale unico (PREU) sugli apparecchi da intrattenimento, AWP e SLOT. La stangata, tra l’altro, riguarda anche plastica e tabacchi. Dal prossimo 10 febbraio 2020, così, l’aumento del prelievo erariale unico andrà a gravare sulle AWP e le VLT: il prelievo passa, nel primo caso, dal 21,6 al 23%, per le seconde invece dal 7,9 al 9.