Il 50enne agente immobiliare Roberto Perilli, già condannato all’ergastolo in primo grado per l’omicidio del 28enne Giuseppe Sciannimanico, ha confessato il proprio ruolo di mandante nell’omicidio del collega, eseguito poi dal pregiudicato barese Luigi Di Gioia.
In una lettera scritta di 8 pagine ha raccontato di aver incaricato il pregiudicato barese, condannato in abbreviato a 30 anni di reclusione per il delitto, di “andare giu’ duro con le mani” per intimorire Sciannimanico, senza volontà di farlo uccidere, per farlo desistere dall’aprire un’agenzia immobiliare concorrente alla sua nello stesso quartiere. Nonostante la confessione la Procura ha confermato l’ergastolo ritenendo che Perilli abbia confessato solo per ottenere uno sconto della pena e non perchè moralmente pentito.