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Taranto, protesta davanti all’ex Ilva delle aziende dell’indotto: “Arcelor ci deve 60 milioni”

Pubblicato da: redazione | Lun, 18 Novembre 2019 - 09:15

Le aziende dell’indotto dell’ex Ilva di Taranto sono in presidio davanti alla portineria C dello stabilimento siderurgico con dipendenti e mezzi per protestare contro il mancato pagamento delle fatture da parte di ArcelorMittal e per rivendicare la continuità produttiva e occupazionale della fabbrica dopo l’annunciato disimpegno della multinazionale. Al presidio partecipano gli autotrasportatori tarantini, con i tir parcheggiati all’esterno dello stabilimento, che ieri non hanno escluso di bloccare l’uscita delle merci. Presenti anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il presidente di Confindustria Taranto Antonio Marinaro. Le imprese dell’indotto hanno maturato crediti per circa 60 milioni di euro.

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«Stiamo studiando un sistema che consenta alla Regione di pagare le fatture al posto di Mittal e poi subentreremmo come creditori dell’Ilva ma sconsiglio a Mittal di trasformare la Regione Puglia anche in un creditore della loro azienda perché a quel punto li perseguiteremo legalmente ovunque al mondo. Questo modo di fare è vergognoso». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha raggiunto il presidio delle aziende dell’indotto di ArcelorMittal davanti alla portineria C dello stabilimento siderurgico di Taranto. Emiliano nei giorni scorsi aveva ricevuto rassicurazione dall’Ad Lucia Morselli circa il pagamento delle aziende dell’indotto. «Mittal si è impegnato a pagare le fatture. Ci sono i lavoratori delle imprese esterne che hanno fatto prestazioni di beni e servizi e non sono stati pagati. Stanno rischiando di far fallire decine di aziende che sono essenziali per l’economia pugliese. Siccome si sono impegnati a pagare, devono pagare presto».

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