Una violenta tromba d’aria si è abbattuta su Porto Cesareo, in Salento, provocando danni gravi al porto turistico di Ponente e crolli della parte alta di un pontile in muratura e di muretti di recinzione. Un pontile della darsena, lungo 60 metri, è stato sollevato e trascinato via dal vento e dal mare in burrasca e ha portato con sé tutte le barche ormeggiate. Attualmente vi sono centinaia di barche ammassate: alcune sul molo, otto sono finite nell’area giochi, a circa 300 metri di distanza. I danni più gravi li hanno subiti le barche dei pescatori, molte delle quali erano ormeggiate al pontile sradicato. La frazione di Torre Lapillo è isolata perché allagata. Qui vi sono stati numerosi cedimenti di strutture murarie ed è crollata la parte alta del pontile in muratura che collega Porto Cesareo all’hotel Lo Scoglio che si trova su un isolotto collegato da un pontile alla terraferma.
“La furia del maltempo – ha detto il sindaco Salvatore Albano – ha messo in ginocchio le nostre coste e l’entroterra oltre ogni previsione. Vento e acqua hanno spazzato via ciò che hanno trovato sulla loro traiettoria. Pontili, natanti, strutture commerciali. Un disastro che al nostro risveglio non immaginavano. Le scuole restano chiuse anche oggi e resta l’allerta. Sconcerto e solidarietà sono i nostri sentimenti”.
Danni ingenti anche nelle campagne di tutta la Puglia. “Sono decine gli alberi, anche ulivi secolari strappati dal vento, sradicati o spaccati in due, strutture e muretti ridotti in pezzi, canali esondati e distrutti dalla violenza dell’acqua e del vento, serre e impianti fotovoltaici abbattuti, tendoni demoliti, ortaggi in asfissia”, dice il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
In provincia di Lecce danni in campagna nei campi dove gli agricoltori – denuncia Coldiretti Puglia – avevano già piantumato le piantine di ulivo resistenti. “Il vento fortissimo ha sferzato le piantine di FS17 appena impiantate ad Ugento. Ingenti i danni perché molti ulivi sono stati piegati dalla forza del vento, mentre altri risultano addirittura sradicati. Ora gli olivicoltori dovranno rifare tutto daccapo, sperando che le piante non risultino irrimediabilmente danneggiate e attecchiscano”, lamenta Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Lecce.
Danni agli ulivi monumentali in provincia di Brindisi, dove oltre ai rami spezzati, molti alberi risultano addirittura sradicati, aggiunge Coldiretti Puglia. “Vedere alberi di dimensioni notevoli sradicati e le campagne coperte da un manto di olive è avvilente. E’ un disastro naturale – insiste Filippo De Miccolis, presidente di Coldiretti Brindisi – che ha colpito principalmente Fasano, Francavilla Fontana, Mesagne, Ceglie Messapica, per cui i nostri uffici si sono immediatamente attivati per le verifiche in campo. Con una mappatura completa, chiederemo all’Assessorato regionale all’Agricoltura di attivare le procedure per l’accertamento del danno di inusitata gravità e richiedere lo stato di calamità naturale, sburocratizzando il più possibile le procedure per ristorare tempestivamente gli agricoltori”.
Anche per la giornata di oggi alcuni comuni hanno deciso di tenere le scuole chiuse: Taranto, Grottaglie, Monteiasi, Sava, Manduria, San Marzano di San Giuseppe, Avetrana, Torricella, Ginosa, Crispiano, Maruggio, San Giorgio Jonico, Mesagne, Francavilla Fontana, Altamura.