La soluzione salomonica adottata dopo la fusione anche in Consiglio regionale tra Direzione Italia e Fratelli d’Italia, è quella di prevedere per ogni provincia pugliese un doppio coordinatore politico: uno nominato da Fdi, l’altro da Dit. Un compromesso per accontentare tutti, ma qualche mal di pancia c’è stato comunque.
Pertanto nelle sei province pugliesi i coordinamenti provinciali di FdI vedranno l’azione congiunta dei due vertici provinciali: a Bari Filippo Melchiorre e Antonio Distaso; a Lecce Pierpaolo Signore e Antonio Gabellone; Giandonato La Salandra e Franco Di Giuseppe a Foggia; Giandomenico Pilolli e Dario Iaia a Taranto; Raimondo Lima e Benedetto Fucci per la Bat; Ylenja Lucaselli e Francesco Ventola sono i due commissari per la provincia di Brindisi. “Dopo la formalizzazione del gruppo unico in Consiglio regionale – scrive in una lettera indirizzata ai nuovi coordinatori la leader Giorgia Meloni – ed al fine di completare la confluenza di Direzione Italia in Fdi, come già definito nelle precedenti riunioni, si è stabilito l’affiancamento agli attuali coordinatori provinciali di Fdi dei coordinatori di Dit che, pertanto, di comune accordo dovranno definire la linea politica, concordare le iniziative del partito sul territorio e procedere in modo congiunto alla definizione dei coordinamenti comunali e provinciali. In caso di mancata intesa a livello locale, la soluzione sarà demandata a livello regionale e/ o al dipartimento nazionale Organizzazione”.
Intanto, continua a “ballare” la candidatura di Fitto: a qualche dirigente e militante pugliese di FdI della prima ora non va giù la più che l’europarlamentare salentino sia il candidato unico per la coalizione di centrodestra. In realtà, anche la Lega sembra aver posto un veto. Ma è all’interno di Fratelli d’Italia che si gioca, forse, la partita decisiva e, in alternativa a Fitto, si affaccia l’ipotesi di Marcello Gemmato, deputato barese ex An. Cosa accadrà? L’ultima parola spetterà comunque a Meloni e al tavolo nazionale del centrodestra.