«Abbiamo motivo di ritenere che il vero motivo» che ha indotto ArcelorMittal ad abbandonare Taranto non sia quello dell’immunità penale «ma una nota crisi generalizzata del settore che ha indotto Mittal a ritenere di aver sbagliato a firmare il contratto. Sono eventi possibili nel mondo degli affari». Lo ha detto il governatore della Puglia, Michele Emiliano, durante la seduta del Consiglio regionale.
«Riteniamo – ha spiegato – che le modificazioni verificate nel mercato dell’acciaio, con l’autoproduzione di acciaio degli Stati Uniti, uniti ai dazi e alla produzione di acciaio carbon-free, impedisca ai fornitori asiatici ed europei di rifornire gli Usa. Così è scesa la domanda e il prezzo dell’acciaio». «Se il governo deciderà di tenere aperta la fabbrica – ha concluso – daremo la nostra collaborazione; se deciderà che la fabbrica deve essere riconvertita in altro, pensiamo che non si possa affidare il meccanismo all’implosione dell’Ilva: noi abbiamo bisogno di programmare». «Se ci sono altre decisioni, e non spetta alla Regione Puglia decidere il futuro di uno stabilimento strategico come l’Ilva, in questo caso ci vuole un piano di riconversione industriale che elimini gli effetti negativi sull’occupazione e consenta a Taranto un futuro economico non problematico come quello che ci ha lasciato l’Ilva in questi 50 anni, ma coerente con lo sviluppo del Paese».
«L’azienda usa in modo secondo noi scorretto la questione dell’immunità penale al fine di creare disdoro e avere una copertura mediatica che consenta loro di sfilarsi»: lo ha detto il presidente della Regione, Michele Emiliano, durante la seduta del Consiglio regionale, nell’ambito delle comunicazioni sul caso Ilva. «L’inizio della procedura di ArcelorMittal per svincolarsi dal contratto – ha spiegato Emiliano – è giunta a noi come notizia in un comunicato stampa. Ci risulta che al governo sia giunta una vera e propria lettera di recesso». «Ieri – ha ricostruito ancora – nel corso della Giunta ho avuto contatti con il presidente del Consiglio e con i ministri. La posizione assunta congiuntamente da Governo e Regione è di richiamare ArcelorMittal al rispetto degli impegni contrattuali. Siamo dell’idea che non ha motivazioni di alcuna natura per rescindere dal contratto»