Cinquantatre casi di morbillo in nove mesi e una incidenza di 17,5 persone ammalate ogni milione di residenti. Da gennaio e settembre 2019, sono stati registrati 53 casi di morbillo in Puglia, 29 solamente a gennaio quando si è toccato il picco.
Il dato emerge dall’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità che evidenzia in Italia 1.596 persone ammalate (di cui 19 nel mese di settembre). Tutte le Regioni hanno segnalato casi nel periodo considerato, ma il 58% si è verificato in Lombardia e nel Lazio (dove l’incidenza risulta più elevata). Sono stati conteggiati 166 bambini sotto i 5 anni di età. L’86,5% dei casi non era vaccinato al momento del contagio e il 31% ha manifestato almeno una complicanza. Inoltre, sono stati segnalati 93 casi tra operatori sanitari e 43 casi tra operatori scolastici.
Oltre l’80% dei casi si è verificato in persone tra 15 e 64 anni di età. Tuttavia, l’incidenza più elevata si è verificata nella fascia 0-4 anni, in cui sono stati segnalati 166 casi (10,4% dei casi totali), di cui 60 aveva meno di un anno di età (incidenza nei bambini sotto l’anno di età: 136,9 casi/1.000.000). Il 49,5% dei casi si è verificato in persone di sesso femminile.
La complicanza più frequente è stata la diarrea (203 casi), seguita da epatite/aumento delle transaminasi (190 casi), e cheratocongiuntivite (137 casi) (Figura 2). Il 5% dei casi ha sviluppato una polmonite. Le complicanze segnalate includono tre casi di encefalite, rispettivamente in due persone adulte non vaccinate (27 e 28 anni di età) e in un bambino sotto l’anno di età. Sono stati registrati inoltre: 119 casi di stomatite, 70 di insufficienza respiratoria, 40 di laringotracheobronchite, 39 casi di trombocitopenia e 38 di otite. A febbraio è stato segnalato un decesso per complicanze respiratorie del morbillo, in una persona adulta (45 anni) non vaccinata, con patologie concomitanti.