Grande preoccupazione è stata espressa da Andrea Nazzarini, presidente di Fiva – Confcommercio Bari Bat, per il piano anti evasione che entrerà in vigore dal prossimo anno, in considerazione delle complicazioni per i commercianti, in particolare per il settore degli ambulanti. Si tratta da un lato di un super bonus per premiare i cittadini che pagano con carta di credito e bancomat, e dall’altro di sanzioni ai commercianti che negano il Pos anche per spese minime.
“Già, la fatturazione elettronica introdotta da quest’anno, – spiega Nazzarini – non era una misura di cui il settore dei commercianti su aree pubbliche (parliamo di piccolissime imprese) ne sentiva il bisogno, ma ormai lo si è capito, è più facile colpire i piccoli, i più deboli, che i grandi giganti del web. La tracciabilità dei pagamenti e l’utilizzo del POS, sarà un nuovo balzello a nostro carico. E’ indiscutibile che il pagamento con il Pos rappresenta una modalità moderna, al passo con la tecnologia, ma non può essere fatta sulla pelle delle piccole aziende, alle quali vengono imposte commissioni altissime rispetto agli altri Paesi Europei, considerando anche che nei mercati, lo scontrino medio è molto basso, e quindi sarebbe una nuova tassa, che ci imporrebbero anche su una spesa piccola”.
La novità per il nuovo anno, dopo il POS, è la “lotteria degli scontrini”. “Per assurdo – continua Nazzarini – chi vuole partecipare alla lotteria dovrà fornire il codice fiscale per essere tracciato dal fisco, tralasciando le modalità di vendita, degli spazi, degli ambienti, in cui gli ambulanti esercitano la loro attività, come i mercati all’aperto, le piazze, le fiere, posti in cui la vendita avviene in maniera molto veloce, ed in un momento in cui bisogna soddisfare il consumatore senza perdite di tempo”.
“Se non si è dotati di macchinette con l’alfanumerico,- conclude Nazzarini – bisognerà acquistare nuovi apparecchi e dedicare una persona all’inserimento dei dati per scontrini di pochi euro e durante mercati che si svolgono 2/3 ore al giorno. Il tutto per trovare ad ogni costo l’evasore, rallegrare il consumatore che partecipa alla lotteria fornendo il proprio codice fiscale, e soprattutto dimenticandosi che il povero operatore, avrà poco tempo per dedicarsi alla sua attività principale: la vendita! Non capisco – conclude – perché alcune categorie vengono esonerate, le nostre imprese no”.