Protestano i precari del settore sanitario pugliesei: nei prossimi giorni, come annunciato dal sindacato Usppi, in 1.500 scenderanno in piazza per chiedere la stabilizzazione di infermieri, tecnici, terapisti, operatori socio sanitari.
“La Legge Madia – secondo il sindacato Usppi – è la diretta responsabile dell’ingiustizia che si sta consumando sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori precari che da decenni, con varie tipologie di contratti a termine alcuni dei quali prorogati anche per 15 anni, garantiscono il funzionamento del sistema sanitario pugliese”. Per quanto riguarda “infermieri, tecnici, terapisti, oss, e altre qualifiche, l’Usppi nazionale ha formalmente avanzato la proposta di differire i termini del requisito dal 31 ottobre 2017 al 31 dicembre 2019, per la stabilizzazione degli stessi, mantenendo inalterati sia i vincoli che l’insieme dei requisiti dei termini di stabilizzazione previsti dalla legge Madia.
Il segretario nazionale dell’Usppi Nicola Brescia, ha formalizzato la richiesta per chiedere un tavolo di lavoro interministeriale al ministro Speranza e al presidente della giunta regionale Michele Emiliano. Il sindacato ha anche posto l’accento sul deficit strutturale degli organici «che espone i lavoratori a attività massacranti a danno dei servizi erogati ai cittadini».