“I residenti del borgo antico di Bitonto avevano l’abitudine di nascondere le tracce delle sparatorie subito dopo la loro consumazione coprendo i buchi lasciati dalle pallottole sulle facciate delle loro abitazioni, usando nastro adesivo dello stesso colore delle pareti”. Lo si legge nella sentenza con cui nell’aprile scorso sono stati condannati i nove presunti responsabili, tra i quali il boss Conte condannato a 20 anni di reclusione, dei quattro agguati che la mattina del 30 dicembre 2017 culminarono nell’omicidio di una vittima innocente, l’anziana Anna Rosa Tarantino.
Nelle motivazioni della sentenza il gup del Tribunale di Bari Francesco Agnino evidenzia il “clima di terrore” e di “intimidazione e omertà diffusa tra la popolazione” anche con riferimento “alla totale mancanza della benché minima collaborazione da parte di qualsivoglia testimone, malgrado fosse stata uccisa un’ignara passante, peraltro abitante del quartiere e conosciuta dagli altri residenti”.