Scatti che testimoniano il rapporto artistico, religioso e storico tra Matera e l’ebraismo. “Segni inequivocabili” di quella che potrebbe essere “la sinagoga più antica d’Europa, risalente a prima della nascita di Cristo”, in una grotta del Sasso Caveoso di Matera, la Capitale europea della cultura 2019. Sono stati “riconosciuti” da due rabbini, Bruno Fiszon e Herschel Gluck che hanno visitato la grotta insieme al sindaco di Matera, Raffaello De Ruggiero: il luogo fu scoperto dieci anni fa da un artista materano, Donato Rizzi.
Ci sarebbero segni come l’altare per l’esposizione e la lettura della Torah (Tevà) e il bagno rituale (Mikveh). “Matera si conferma scrigno di memorie di inestimabile valore – sottolinea il Sindaco Raffaello de Ruggieri -. Oggi arriva la certificazione che nei Sassi c’è la più antica Sinagoga rupestre d’Europa. La città racconta le vicende del mondo da oltre ottomila anni, questa volta sotto i segni di Israele”.
All’interno dell’ambiente rupestre sono state ritrovate iscrizioni e simboli della religione ebraica. I Rabbini hanno auspicato che il luogo possa essere recuperato al più presto per restituire alla comunità ebraica mondiale un luogo sacro alla sua religione.