Il sociologo barese Leonardo Palmisano ha vinto la Colomba d’Oro per la Pace, nella 25esima edizione dell’evento organizzato da Archivio Disarmo, con il sostegno delle Cooperative aderenti a Legacoop.
La Colomba, opera dello “scultore dei Papi” Pericle Fazzini, viene assegnata ogni anno a personalità del mondo dell’informazione che si sono distinte nel far conoscere casi virtuosi di gestione non violenta dei conflitti e di cooperazione internazionale e, nella società civile, si sono fatte portatrici di ideali di dialogo fra le culture e fra le persone.
Leonardo Palmisano è autore di numerose inchieste sullo sfruttamento dei braccianti e di altri lavoratori ai margini del sistema produttivo; inoltre, guida la cooperativa editoriale Radici Future Produzioni. «Mi è difficile dire cosa provo in questo momento -ha sottolineato il vincitore del premio -. Nel 2002 terminavo il mio dottorato sul campo in Tunisia. Mi recai in una gourbiville, una città senza luce, uno slum a poche centinaia di metri dalla costa turistica di Sousse Port el Kantaoui. Lì mi venne incontro una madre che mi domandò: “Dov’è mio figlio?”. Non capii. “Mio figlio compie tredici anni il mese prossimo, ma è partito per l’Italia da sei mesi. Ed è partito da lì”, mi fece indicando la costa. “Tu sei italiano. Dimmi dov’è”. Noi non riusciremo mai a dare risposta a quella madre. Perché quel bambino è morto, inghiottito dai flutti del Mediterraneo. Io voglio dedicare questo premio a quel bambino morto. Grazie: e che i bambini non debbano più morire per colpa nostra, ma nascere e risorgere in un mondo di Pace».
Oltre a Palmisano, le Colombe sono state consegnate a Elisabetta Soglio (responsabile dell’inserto “Buone Notizie” del Corriere della Sera); Madi Ferrucci, Flavia Grossi e Roberto Persia (giornalisti freelance diplomati alla scuola di giornalismo Lelio Basso, vincitori del Premio Roberto Morrione); Nanni Moretti (autore e regista che ha cambiato il modo di fare cinema nel nostro paese).