“L’epilessia non è una malattia invalidante, ma bisogna viverla come se fosse uno starnuto. Dopo poco si torna alla vita”. Lo spiega Livia Margialardi, volontaria dal 2005 dell’associazione Amicamente che in questi giorni ha allestito nell’ospedale San Paolo di Bari un nuovo ambulatorio dedicato allo studio dell’epilessia che i colpisce i più piccoli.
Il centro è un punto di riferimento per le famiglie pugliesi che emigrano verso il nord Italia per accedere alle cure specialistiche. L’associazione utilizza una strumentazione tecnologica “video Ig”. Fondamentale per scoprire quale forma di epilessia interessa il soggetto attraverso le elettroencefalografia, in modo da improntare la giusta fase farmacologica.