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Bari, è emergenza nelle scuole per l’assenza di prof di sostegno: bimbi “costretti” ad orari ridotti

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Sab, 12 Ottobre 2019 - 16:30
Allunni-disabili

Emergenza nelle scuole di Bari e della Puglia per i posti di sostegno non ancora coperti. Si stanno registrando dall’avvio del nuovo anno enormi disagi per quei genitori di bimbi disabili costretti a rientrare prima da scuola o a non frequentare proprio (nel caso degli istituti di infanzia) per colpa dell’assenza dei docenti di sostegno.

Una situazione davvero preoccupante perché a Bari e in Puglia ci sono centinaia di alunni che non solo ormai da un anno all’altro si ritrovano a cambiare continuamente docente (con enormi difficoltà) ma adesso quel docente non lo hanno neanche più.

La Puglia è fanalino di coda: qui le nomine per il sostegno sono partite solo nel mese di settembre. “Questo 2019 – denuncia Domenico Casciano, responsabile del comitato tecnico scientifico di Anffas Puglia –  è l’anno peggiore rispetto alle assegnazioni. Non sono rari i casi in cui, a fronte di tale mancanza, è stato consigliato alle famiglie di tenere a casa temporaneamente i figli portatori di handicap o di seguire un orario ridotto. Una vera e propria discriminazione, per evitare la quale alcuni genitori si sono offerti come insegnanti di sostegno ad interim per i propri bambini, pur di garantire loro il sacrosanto diritto allo studio. Dalle scuole confermano che le convocazioni vanno spesso deserte e costringono i dirigenti ad “accontentarsi” di docenti sprovvisti di titoli specifici. Ciò crea gravi disagi a tutti gli studenti, perché – in mancanza di personale esperto – l’intero gruppo classe viene distratto da comportamenti che maestre e professori non sono in grado di gestire”, continua Casciano.

La situazione si fa ancor più critica in presenza di alunni affetti da disturbi dello spettro autistico, che spesso sono iperattivi. “Ma ci sono tantissime situazioni che richiedono un maggiore supporto – spiega il dottor Casciano -, a cominciare proprio dall’inizio dell’anno scolastico. Anzi, a dirla tutta, l’inserimento sociale e relazionale del bambino diversamente abile dovrebbe avvenire molto prima, ma vi è ancora un’assoluta mancanza, ad esempio, di asili nido attrezzati, tranne qualche privato”.

La situazione è allarmante in tutta Italia. Nonostante le rassicurazioni di ieri del sottosegretario all’Istruzione, Giuseppe De Cristofaro, che ha incontrato a Sassari la madre della studentessa disabile di 19 anni, ritirata dalla scuola nei giorni scorsi perché mancavano gli insegnanti di sostegno. All’incontro era presente anche la ragazza.
“È chiaro – ha detto – che bisognerà lavorare molto urgentemente per evitare che in futuro possano ripetersi situazioni come questa. In realtà gli insegnanti ci sono, si tratta di regolamentare meglio la materia, immaginando soluzioni e anticipando i tempi con una migliore programmazione”.

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