“Oggi ho percorso solo 20 chilometri dai rifiuti di Bari ad altri rifiuti. Alcuni materiali potrebbero essere pericolosi per la salute e andrebbero portati in discarica”. E’ la descrizione da un punto di vista esterno, estremante coerente con la realtà, fatta dal croato Martin Hutchinson un avventuriero delle due ruote che in compagnia del suo cane gira le strade d’Europa da 14 anni. La sua è una bicicletta con tre ruote reclinata, la più aerodinamica, che in pratica lo obbliga a guardare il mondo da disteso a pochi centimetri dal selciato.
Nei suoi video diffusi sui social network i bordi della SS16 tra il capoluogo pugliese e le zone limitrofe e delle complanari sono autentiche autostrade per i rifiuti. Soprattutto in prossimità di Polignano a Mare l’attivista denuncia la possibilità che in caso di piogge intense i rifiuti finiscano nei canali di scolo e poi in mare o nelle lame di campagna. Una lunga serie di scarti, discariche a cielo aperto o semplicemente decine di oggetti lanciati dagli automobilisti in corsa.
Martin pone la sua attenzione soprattutto sull’indifferenza di una parte dei cittadini che transitano quotidianamente su quelle strade: “Ci sono informazioni in tutto il mondo da ogni tipo di media per dirci sui pericoli dei rifiuti di plastica. Dai solo una buona ragione per non occuparti del posto in cui vivi e di cui sei così orgoglioso. Poiché ciò non ha alcun senso logico”, conclude il viaggiatore croato.
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